Cefalù, sequestrato il lido Maljk: privo di nulla osta ambientale

di Redazione

Cefalù (Palermo) – Sigilli al discopub Maljk di Cefalù per la mancanza del nulla osta della Soprintendenza dei Beni culturali. La polizia ha eseguito il sequestro preventivo del lido balneare sul lungomare Giuseppe Giardina su richiesta del gip del tribunale di Termini Imerese.

I titolari dell’attività, trovata aperta al momento dei controlli, non erano in possesso del documento relativo alla compatibilità ambientale e paesaggistica che ha validità quinquennale, scaduto nel maggio del 2014. Gli accertamenti hanno evidenziato alcuni problemi strutturali con i conseguenti e potenziali “rischi di dissesto idrogeologico e inquinamento delle acque marine”.

I gestori della struttura, a partire dal maggio 2014, avrebbero dovuto richiedere una nuova approvazione del nulla osta che avrebbe comportato un nuovo accertamento di compatibilità ambientale da parte della Soprintendenza. “A differenza della concessione demaniale infatti, prorogata in forza di un decreto assessoriale fino al dicembre del 2020, il nulla osta paesaggistico – ha ribadito la Soprintendenza ai Beni culturali – non è suscettibile di proroga temporale e, considerata l’area soggetta a vincolo di immodificabilità assoluta in cui ricade lo stabilimento, non può configurasi nella fattispecie nemmeno il silenzio-assenso”.

Il sopralluogo effettuato dagli investigatori del commissariato di Cefalù avrebbe evidenziato come parte della struttura, che si regge su dei profilati in ferro e dei cosiddetti “tubi innocenti” visibilmente arrugginiti, continuerebbe a “essere parzialmente eretto – aggiungono dalla Questura – sul letto di un torrente in piena attività con verosimili rischi di dissesto idrogeologico ed inquinamento delle acque marine”.

Il sequestro eseguito dal commissariato di Cefalù segue di pochi anni un altro sequestro preventivo, risalente al giugno 2011, eseguito dallo stesso commissariato e sempre su disposizione del Gip di Termini Imerese. Allora fu rilevato che il locale non era in possesso delle autorizzazioni richieste dal testo unico delle leggi di pubblica sicurezza per lo svolgimento di intrattenimenti danzanti in quanto privo di un collaudo da parte della Commissione comunale di vigilanza per i locali di pubblico spettacolo.

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