Formiche nel piatto, Madonia: “Dell’Aprovitola si contraddice da sola”

di Redazione

Carinaro – “Possibile che Dell’Aprovitola non si sia resa conto di aver affermato e negato una cosa allo stesso tempo?”. Non si fa attendere la replica dell’opposizione al sindaco Annamaria Dell’Aprovitola che ha ritenuto “ingiustificato” l’allarme lanciato dal gruppo “Uniti per Cambiare” (leggi qui), guidato da Giuseppe Barbato, sul caso delle formiche che un alunno dell’istituto comprensivo di Carinaro avrebbe trovato nel piatto durante l’orario di refezione (leggi qui).

“Il sindaco – sostiene la consigliera di opposizione Assunta Madonia – Prima parla di una foto che non prova nulla circa la qualità del servizio erogato, poi afferma che il preside dell’istituto comprensivo di Carinaro, a seguito di tale episodio, si preoccupava di contattare per le vie brevi l’assessore Rosa Chiacchio. Il problema è reale o non reale? Direi la prima. In questo momento i cittadini di Carinaro non hanno bisogno di essere presi in giro, ma di avere risposte concrete su un tema importantissimo, non “semplicemente” importante. Lei non lo ritiene tale? E allora ci spieghi se la salute dei bambini non sia una cosa di rilievo”.

La consigliera poi chiarisce per quale motivo si è adoperata per contattare telefonicamente le mamme: “Ho contattato le rappresentanti in seno alla commissione, – dice – al fine di informarmi riguardo alla loro adesione per una futura convocazione. Ne ho assolutamente il diritto, in qualità di consigliera di minoranza. D’altronde questo recita il regolamento stesso, secondo cui la convocazione spetterebbe o al presidente, che non è stato mai eletto, o ad un quinto dei membri. Il mio non è un procurato allarme, erano semplicemente delle telefonate atte a capire se c’era consenso o meno. Tutto qui. Se poi questo viene interpretato negativamente, penso che si tratti di cattiva fede”.

“Non ho creato alcuna confusione, piuttosto voglio porre una domanda a Dell’Aprovitola: perchè prima si tiene la riunione presso la presidenza dell’Istituto e poi successivamente sarà convocata la commissione mensa? Non si può fare tutto direttamente a contatto con chi vive la scuola, ovvero le mamme? Che senso ha questo duplice atto?”.

“Il mio compito e dovere – conclude Madonia – è quello di denunciare alla pubblica opinione ciò che non va e le formiche nei pasti dei bambini è una cosa che non va. Si preoccupasse di spiegare alla città perché lo scempio si è verificato e la smettesse di minacciare denuncia ogni volta che le vengono rinfacciate le cose che non seguono una linea giusta. Potremmo veramente perdere la pazienza e denunciare lei per tutta una serie di omissioni in atti di ufficio o di abuso di potere, come quando impedisce a noi consiglieri di opposizione l’esercizio dei nostri diritti. Cito, ad esempio, il visionare gli atti o il leggere comunicati in consiglio. Ormai il noviziato è fatto, non faremo fatica per passare dalle parole ai fatti”.

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