Caserta, imam condanna attentatori Parigi: “Per loro solo l’inferno”

di Stefania Arpaia

Caserta – Rappresentanti di istituzioni, partiti politici, associazioni, sindacati e della società civile si sono dati appuntamento, domenica sera, per una manifestazione davanti alla Reggia di Caserta nata per commemorare le vittime degli attentati di Parigi.

Molti i cittadini che hanno preso parte all’evento. Il corteo, composto soprattutto da giovanissimi, ha preso forma dinanzi all’ingresso della Reggia vanvitelliana intorno alle 18. Significativa la presenza della comunità islamica di San Marcellino che ha condannato gli attacchi terroristici, sottolineando, con uno striscione, che “Islam è pace, convivenza, dialogo e conoscenza”.

La sfilata con fiaccole, bandiere della pace e striscioni, per dimostrare al terrorismo che a dire “no” non è solo il popolo parigino ma tutto il mondo, si è poi spostata in piazza Vanvitelli dove, dopo un minuto di silenzio e di preghiera, Gianni Solino, coordinatore provinciale Libera Caserta, ha introdotto l’Imam della moschea di San Marcellino, Nasser Hidouri. 

“L’Islam non è terrorismo. Il problema di cui parliamo non ha nulla a che vedere con l’Islam. E’ un problema economico, sociale e di ignoranza. Non trovo nell’Islam che ho studiato, nel Corano, tracce per dire a qualcuno vai a uccidere l’altro. L’Islam è convivenza – ha detto l’Imam – Oggi, veramente abbiamo bisogno di conoscerci, di aprire le porte delle nostre chiese, moschee, sinagoghe, delle università per dialogare insieme. Dobbiamo mangiare insieme, salutarci, abbracciarci e capire la cultura dell’altro”.

“Così potremmo garantire un futuro sereno ai nostri figli. Dobbiamo evitare che quello che è successo a Parigi accada anche qui – ha proseguito – Mi dispiace per quelli che sono caduti uccidendo gli altri perchè la loro strada porta all’inferno non in paradiso”.

La soluzione, come ha sottolineato Nasser Hidouri, è nel dialogo ed è per questo che l’Imam ha esortato chiunque voglia fare domande e comprendere la cultura islamica, a recarsi nella moschea di San marcellino il prossimo venerdì, che sarà aperta al pubblico dalle 10 alle 17 per un confronto culturale.

Presenti all’incontro anche i sindaci dei comuni limitrofi, le sigle Cgl e Uil, e l’associazione della Polizia di Stato di Santa Maria Capua Vetere.

“Non riusciranno a dividerci e non riusciranno a farci indietreggiare perchè è questo quello che viene messo in discussione: la civiltà che abbiamo raggiunto e millenni di storia”, ha commentato Solino.

Teresa Cerchiello, presidente del consiglio comunale e consigliere con delega alle Politiche giovanili e al rapporto con le associazioni, in rappresentanza del comune di Grazzanise, ha dichiarato: “Noi ripudiamo la guerra ma ormai siamo già in guerra. E’ inaccettabile quello che è accaduto a Parigi nel giro di soli 10 mesi. Noi cittadini non possiamo fare altro che partecipare alla solidarietà ma sono i capi di Stato che devono prendere provvedimenti”.

Il corteo, nato spontaneamente su iniziativa di tutti gli enti partecipanti, si è sciolto alle 19.30 in piazza Margherita dove è stato intonato l’inno francese “la Marsigliese”.

Simbolicamente, in molte città del mondo, i monumenti sono stati vestiti con i colori della bandiera transalpina e anche Caserta ha voluto rendere omaggio alle vittime francesi del terrorismo illuminando con i colori della bandiera francese – blu, bianco e rosso – la facciata della Monumento Vanvitelliano.

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