Addio a Moira Orfei: i funerali a San Donà

di Emma Zampella

Si è spenta nella notte di sabato la donna del circo: Moira Orfei avrebbe compiuto 84 anni il prossimo 21 dicembre. La donna, il cui corpo privo di vita è stato trovato dai familiari nella mattinata di domenica, era da sola nella sua casa di Brescia: la salma sarà trasferita a San Donà di Piave in Veneto, dove la regina del circo italiano è nata e dove in settimana saranno celebrati i funerali.

Moira Orfei, la signora del circo italiano, si trovava a Brescia per l’ultima giornata di spettacoli previsti nella città. Per volontà del marito Walter Nones, dei figli e dei nipoti, il circo andrà avanti per continuare la tradizione e poi si sposterà a Milano.

La regina del circo Moira Orfei è morta nella notte a Brescia. Avrebbe compiuto 84 anni il prossimo 21 dicembre. Il corpo privo di vita è stato trovato domenica mattina nella sua casa mobile dai familiari. Nel corso della sua carriera, Moira Orfei è stata ancheun’attrice e un personaggio televisivo molto popolare. Il Circo Orfei che Moira, insieme al marito Walter Nones, ha guidato facendo divertire intere generazioni, “andrà avanti per continuare la tradizione in onore della più grande icona circense”. Lo rende noto la famiglia di Moira Orfei. Sono quindi confermate le date della prossima settimana a Milano.

Figlia d’arte, nata dall’unione di Riccardo Orfei, clown Bigolon, con Violetta Arata, anche lei protagonista del mondo del circo, Moira ha vissuto sempre all’ombra del tendone. Nel circo si è esibita a sei anni come cavallerizza, virtuosa del trapezio e acrobata. Ha sprigionato la sua energia anche nel cinema e in tv interpretando oltre 40 film, anche al fianco di Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Totò, sotto alla guida di registi come Lattuada, Visconti, Germi, De Sica.

Tra i divi del cinema aveva un gran numero di corteggiatori. In un’intervista in occasione dei suoi 80 anni raccontò: “Ho lavorato con Mastroianni ed era un gran signore, Gassman uguale. Erano tutte persone perbene. L’unico che mi ha fatto un po’ di avance è stato Totò, che si era innamorato di me, e mi disse: ‘Se vieni sul letto con me, io ti accarezzo solo, non ti faccio niente, però ti regalo un appartamento… Eh… si era insomma sbilanciato, per cui mi chiesi che cosa potessi dirgli per non offenderlo. Così gli dissi: ‘Guardi, principe, se non fossi cosi’ innamorata di mio marito verrei subito con lei…”.

Ma l’immagine che sicuramente la consacrò rimane quella scattata dal grande fotografo Mario De Biasi nel ’53 a Milano (lato b mozzafiato sotto gli occhi ammirati dei passanti). Foto che venne ospitata al Guggenheim di New York per una retrospettiva dedicata all’Italia, The Italian Metamorphosis. Ancora giovanissima, con le cugine Liana e Graziella fu una delle maggiori attrattive del circo. I figli Stefano e Lara hanno vinto, poco più che ventenni, l’Oscar del Circo Clown d’Argento, consegnato dalla Principessa Caroline al Festival del Circo di Montecarlo.

Con il tempo Moira è diventata il simbolo stesso del circo in Italia. La sua popolarità è stata così forte che, nel 1960, il nome della compagnia venne cambiata in Circo di Moira Orfei. Le sue specialità erano quelle di cavallerizza, trapezista, acrobata, domatrice di elefanti e addestratrice di colombe. “La produzione Orfei si basa sui tre capisaldi della tradizione circense: acrobati, clown e animali. Il tutto però rivisto in chiave moderna e con artisti tra i più bravi in circolazione”, spiegava.

Nel 1977 in Iran il circo di Moira rimase bloccato con 100 artisti e 50 animali in seguito all’insurrezione popolare. Venne mobilitato il ministero degli Esteri. Il Circo Orfei è stato anche il primo italiano a conquistare, nel 1987, un Clown d’Oro al Festival Internazionale del Circo di Montecarlo con un numero di 12 tigri.  L’ultima apparizione di Moira Orfei sul grande schermo risale al 2003, quando ha interpretato se stessa nel film Natale in India. In televisione ha partecipato come ospite fissa, assieme allo stilista Renato Balestra e all’attrice Silvana Pampanini, a Domenica in con Mara Venier.

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