Mika, il Mandela Forum un paradiso colorato

di Emma Zampella

È stato uno spettacolo coloratissimo, allegro, ma ricco di poesia e sentimento quello che Mika ha messo in scena al Mandela Forum di Firenze.

Ad aprire il concerto una preghiera laica per la tolleranza e l’uguaglianza: gli occhi ad evocare il cielo e le urla che hanno segnato l’inizio di quella serata.

“Finalmente ci siamo – ha gridato il cantante inglese – Ho aspettato
tanto per questa sera. Voglio iniziare con una piccola preghiera. Caro Dio, noi vogliamo provocare la tolleranza e promuovere la gioia sulla terra sei d’accordo Firenze?”. Un momento che rimanda alla mente il caso dell’insulto omofobo, avvenuto nel capoluogo toscano ad agosto. Lo stesso Mika, su instagram, aveva postato la foto del manifesto `incriminato´ per denunciare l’episodio, accompagnandola dall’hashtag #rompiamoilsilenzio.

Poi lo spettacolo. Due ore di show, per le orecchie e per gli occhi, tra mille colori. Sull’angolo destro del palco giganteggia in rosso a pallini stile Las Vegas la scritta “Paradise”. Al centro, ancora più grande, arancione come il sole al tramonto, un luccicante “Heaven”. Anche se il titolo del tour, e del disco, “No place in Heaven” lascia intendere una ricerca con infelice esito.

Il paradiso – come riportano all’indomani le cronache locali – lo vivono invece eccome i tantissimi fan: il Mandela Forum è pieno e colorato anche lui di almeno tre generazioni. Una vivace festa che passa di brano in brano, di canzone in canzone, su cui Mika riesce a tenere il tempo a colpi di danza.

Unica assente – ma giustificata per le esequie di Pietro Ingrao – è il ministro Maria Elena Boschi. Aveva comprato il primo biglietto per il concerto, l’indomani della polemica per la scritta omofoba sul manifesto del live fiorentino, ma alla fine non è arrivata.

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