Blitz alla Banca Popolare di Vicenza, indagato il presidente Zonin

di Redazione

Vicenza – La Guardia di Finanza ha effettuato un blitz nella sede della Banca Popolare di Vicenza per mandato della Procura del Tribunale di Vicenza nell’ambito delle indagini preliminari nei confronti di alcuni esponenti di vertice del gruppo in relazione a condotte di aggiotaggio e di ostacolo delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza commesse sino al dicembre 2014. Gianni Zonin, presidente della Banca, noto imprenditore nel settore del vino, e l’ex direttore generale Samuele Sorato, sarebbero tra gli indagati.

Le indagini sono state assegnate al sostituto Luigi Salvadori e vengono effettuate dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza di Roma e dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Vicenza.

Immediata la reazione dei vertici della banca: “Piena collaborazione da parte della dirigenza e del personale della Banca Popolare di Vicenza ai Nuclei di Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza, si tratta di indagini preliminari, ritenute indispensabili per accertare eventuali responsabilità soggettive”. Da via btg Framarin hanno fatto inoltre sapere che la riunione del Comitato esecutivo della Banca, indetta per oggi pomeriggio, e presieduta dal Consigliere Delegato e Direttore Generale Francesco Iorio, si svolgerà come previsto.

Il sindaco di Vicenza, Achille Variati, ha rilasciato una dichiarazione all’Ansa: “La mia preoccupazione è rivolta in particolare alla tutela dei soci della banca, con particolare attenzione per chi ha investito i risparmi di una vita, e alla tenuta di una grande banca del territorio che ha un ruolo fondamentale per lo sviluppo delle nostre aziende”.

Sulla vicenda è intervenuto anche il Codacons, annunciando che si dichiarerà parte civile, depositando formale richiesta di costituzione di parte offesa nell’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Vicenza. “Abbiamo deciso di entrare nel procedimento aperto dalla Procura in rappresentanza della collettività e dei clienti della banca – spiega il presidente Carlo Rienzi – e se dalle indagini emergeranno illeciti e violazioni delle norme, avvieremo una class action da parte di azionisti e correntisti dell’istituto di credito volta ad ottenere il risarcimento dei danni morali e patrimoniali subiti, anche nei confronti delle autorità di vigilanza per l’omesso controllo”.

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