Car sharing: che cos’è e perché si sta diffondendo nelle nostre città

di Gabriella Ronza

Viene definito “car sharing” il progetto di “condivisione auto”, ossia l’organizzazione di un parco di autovetture delle quali si può usufruire in orari prestabiliti, dietro pagamento di una certa quota in ragione dell’utilizzo fatto.

Questo servizio, commerciale ed erogato da apposite aziende, rientra nelle politiche di mobilità sostenibile. Il “car sharing” ha in poco tempo “conquistato” il mondo, mentre nel nostro paese ha per un po’ “zoppicato”, anche se la diffusione è, dagli ultimissimi dati, ormai in crescita.

Aderiscono al servizio le città di Bologna, Brescia, Firenze, Genova, Savona, Milano, Padova, Palermo, Parma, Roma, Torino e Venezia e alcune province di Bologna, Milano, Napoli e Rimini. Il successo del fenomeno è dovuto, secondo le statistiche Istat, al notevole risparmio, se confrontato con le costosissime spese di mantenimento di un’auto personale. In Italia una vettura costa in media 3.500 euro a famiglia all’anno: circa 9,5 euro al giorno.

Ad oggi, la città guida in questo settore è Milano, tanto che l’Atm (società controllata dal Comune milanese) nel 2004 ha anche comprato da Legambiente la gestione dei parchi auto.

A Milano, il debutto del servizio è datato 2001 e marcato, appunto, Legambiente. L’esperienza è partita in famiglia: un gruppo di circa 20 iscritti ha cominciato a condividere una macchina. L’esperimento ha avuto grande diffusione e le modalità di prenotazione sono diventate le stesse che oggi condividono le 666 macchine delle 12 città che fanno parte di Iniziativa Car Sharing, l’ente finanziato dal ministero dell’Ambiente per promuovere nelle amministrazioni comunali l’auto condivisa. Il servizio funziona con un abbonamento (60-100 euro l’anno) e un costo variabile a chilometro e a tempo di noleggio (al massimo di 72 ore).

Questo tipo di car sharing viene definito “flexy”, per differenziarsi dal “free floating” rappresentato da gruppi come Car2go, Enjoy e Twist.

Le auto vanno prese nei parcheggi adibiti e riportati negli stessi a fine noleggio. Per aprire le portiere serve una semplice card che si riceve dopo essersi iscritti (anche on line).

L’assessore milanese Pierfrancesco Maran ha, a tal riguardo, affermato: “Ora Milano, Berlino e Parigi sono le città che hanno più utenti di car sharing in Europa. Milano sarà la prima ad ampliarla anche nell’area della città metropolitana”. Nei prossimi mesi si dovrebbe finalizzare anche il contratto per lo scooter sharing. Una nuova iniziativa che potrebbe, come per il “car”, rivoluzionare il nostro modo di guardare ai trasporti e alla sostenibilità.

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