Napoli, norme antincendio per strutture sanitarie: esperti a confronto

di Redazione

Napoli – Adeguamento delle strutture sanitarie alle nuove normative antincendio di settore: il dipartimento sanità della Regione Campania sta istituendo un tavolo tecnico con gli amministratori di tutte le strutture sanitarie pubbliche, per individuare le necessarie risorse finanziarie e quindi consentire la pianificazione degli interventi.

E’ quanto emerge dal seminario sul tema “Le nuove norme antincendio per le strutture sanitarie” (che modificano le disposizioni del 2002) organizzato per iniziativa dell’Ordine degli ingegneri di Napoli (presieduto da Luigi Vinci), del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e della Direzione regionale dei Vigili del Fuoco, nella Basilica di San Giovanni Maggiore.

Ma quali sono le aree più a rischio-incendio negli ospedali? Sono stati diffusi alcuni dati statistici elaborati dai Vigili del Fuoco: la maggior parte degli incendi nelle strutture sanitarie (il 52%) si verifica nei locali tecnici, il 16% si sviluppa nelle aree esterne, l’11 nelle sale operatorie e soltanto il 3% nei locali di degenza (corsie e camere).

Ha introdotto i lavori Gioacchino Giomi, capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. La nuova normativa – ha spiegato Giomi – prevede l’adeguamento antincendio delle strutture sanitarie (sia pubbliche che private, sia esistenti che di nuova costruzione) secondo scadenze differenziate, basandosi su principi di “flessibilità, progressività e proporzionalità”.

Ad aprire il seminario la relazione di Ciro Verdoliva, consigliere dell’Ordine degli ingegneri e direttore dell’Unità Operativa Gestione attività tecniche e manutentive dell’Azienda ospedaliera Cardarelli, sul tema “Esigenze specifiche delle strutture sanitarie”. Verdoliva ha illustrato le esigenze specifiche delle strutture sanitarie sia per gli ospedali in esercizio (Azienda Ospedaliera Cardarelli), che per le nuove strutture (come l’Ospedale del Mare).

Per il nuovo presidio di Napoli Est, realizzato con una rivoluzionaria struttura antisismica che isola l’edificio dal suolo mediante 327 smorzatori elastici in gomma neoprenica, sono state progettate apposite protezioni che consentono di schermare dal fuoco questi sofisticati elementi tecnologici. Risultato: anche in caso di incendio e di esposizione al fuoco e ai fumi caldi, gli smorzatori manterrebbero inalterate le loro caratteristiche portanti.

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