Napoli. Se il Governo torna sui suoi passi, siamo prontissimi a rimettere quella firma. Sono pronto a sedere a un tavolo per ricostruire per via ordinaria Bagnoli.
Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, assicura che, diversamente, non farà un solo passo indietro: su Bagnoli non si cambia idea e tira dritto.
Dialogo quanto ne vogliono, ma restiamo sulle nostre posizioni – dice – e devono fare un atto di forza per eliminare la posizione politica e istituzionale del sindaco, quello stesso atto di forza che hanno cercato di fare nelle scorse settimane anche attraverso il Ministero dell’Interno.
Ritirare la firma dell’accordo su Bagnoli, apposta a un protocollo, lo scorso 14 agosto, ha per de Magistris, un valore fortissimo politico.
C’è una massima giuridica che recita: Pacta sunt servanda – afferma – Se il Governo decide di cancellare la città di Napoli, quella firma è come se uno avesse siglato un atto inutile e fosse stato preso in giro, ma Napoli non è una città che può essere presa in giro.
Il protocollo relativo alla bonifica dell’agosto scorso, cui avrebbe dovuto seguire l’accordo quadro, è stato frutto di un compromesso politico delicato e, per de Magistris, il Governo non solo non ci ha messo risorse, ma ci ha espropriato.
E più che di strappo, il sindaco parla di altro che mi preoccupa di più: nella norma su Bagnoli, si apre la strada a soggetti privati, che in qualche modo sono stati oggetti di una mia ordinanza, indicati come soggetti che hanno inquinato.
L’ordinanza a cui si riferisce è quella per la quale vengono individuati come tenuti a pagare i soggetti che inquinato. In questi giorni si parla tanto di persone impunite, è il caso della vicenda Eternit – aggiunge – credo che una volta tanto la politica sia arrivata prima perchè non solo abbiamo detto che chi inquina paga, ma si evitano per il futuro altre lacrime di coccodrillo.
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