Napoli. La cieca furia distruttiva delluomo attraverso 2201 esplosioni nucleari su un fronte e la cura minuziosa delle piccole produzioni artigianali sullaltro.
Lassordante deflagrare atomico in processi di annientamento che durano pochi secondi e un senso quasi perduto del tempo nellopera di vetrai, liutai, tessitori sulle varie sponde del Mediterraneo.
Conviveranno questi due mondi uno opposto allaltro nelle due affascinanti e provocatorie installazioni video che il noto artista e filmaker Peter Greenaway e il celebrato collettivo artistico milanese Studio Azzurro proporranno dal 24 novembre al 9 dicembre, nella Sala Dorica del Palazzo Reale di Napoli, nellambito del Forum Universale delle Culture di Napoli e della Campania.
Per assistere a questa straordinaria installazione composta da due parti poste a intenzionale contrasto, gli spettatori si ritroveranno su una sorta di zattera posta al centro della Sala Dorica, immersi in un vortice di immagini e di suoni. Le due opere di Greenaway e Studio Azzurro della durata complessiva di 43 minuti si alterneranno continuamente nellarco dellintera giornata e fanno parte della rassegna Non troverai altro luogo. Non troverai altro mare curata per il Forum da Chèrif Kahznadar, poeta, scrittore e regista francese di origine siriana, presidente della Maison des Cultures du Monde di Parigi. Il coordinamento artistico è a cura di Change Performing Arts.
Nellinstallazione Atomic Bombs on the Planet Earth, che a Napoli, per la prima volta sarà visibile nelloriginale concept ideato dallartista britannico, Greenaway raccoglie in una successione sistematica le immagini di tutte le deflagrazioni nucleari avvenute nella storia del nostro pianeta. Il sonoro delle esplosioni si intreccia a una base strumentale, per dimostrare la potenza e la violenza dellinvenzione di Oppenheimer, unico personaggio cui viene data voce. Greenaway autore di film indimenticabili quali Il cuoco, il ladro, sua moglie e lamante e I misteri dei giardini di Compton House negli ultimi anni si è spesso allontanato dalla pratica cinematografica tradizionale e ha dato vita a nuove forme che coinvolgono gli spettatori in esperienze originali grazie anche allutilizzo delle tecnologie più avanzate nel campo dellimmagine elettronica.
VIDEO |
Luranio afferma Greenaway è realtà e metafora di cui non potremo fare a meno. Inevitabilmente, quando il petrolio sarà finito, torneremo a usarne il potenziale energetico. Ma non dovremo mai dimenticare il suo potere di creare Armageddon, il nucleare solleva ancora una volta i fantasmi delle nostre paure.
Greenaway ha catalogato 2.201 esplosioni atomiche registrate tra il 1945 e il 1989: Ero affascinato nel fare una lista di questi dati, per presentarli al pubblico in sostanza, senza commento, per far capire aggiunge che vi è stato tanto nel secolo scorso un vero e proprio bombardamento atomico sul nostro pianeta. Lattualità, se possibile, rende ancora più drammatico il messaggio, le catastrofi naturali ci ricordano quanto sia fragile la patina della nostra civiltà. Ci viene ricordato ancora una volta che presentare tutto ciò che riguarda potenza atomica e il significato che luranio ha come elemento emotivo è sicuramente salutare.
Tuttaltre atmosfere caratterizzano invece linstallazione Il colore dei gesti Sinfonia Mediterraneo progettata e realizzata da Studio Azzurro, il celebre gruppo di ricerca artistica di Milano che da più di ventanni si esprime con i linguaggi delle nuove tecnologie. Il collettivo ha sempre puntato nelle sue opere a creare un contesto comunicativo che veda una attiva e significativa partecipazione dello spettatore allinterno di un impianto narrativo, ispirato a una ipertestualità e ad una continua oscillazione tra elementi reali e virtuali. Il colore dei gesti lopera che sarà di scena alle Sala Dorica del Palazzo Reale, si forma nel corso dei viaggi attraverso il mare nostrum per le ricerche condotte per la realizzazione delle installazioni interattive del ciclo Meditazioni Mediterraneo.