Il ministro Giannini visita la Fondazione Quartieri Spagnoli

di Redazione

 Napoli. “Questa è una struttura che colpisce per la sua modernità, qui ai quartieri Spagnoli c’è molto di ciò che vorremmo poter estendere alle scuole italiane pubbliche e paritarie.

La nostra idea è quella di una scuola che abbia librerie e biblioteche in cui i ragazzi possano andare anche se a casa non trovano scaffali pieni di libri e soprattutto una scuola che sia aperta ai contributi che il quartiere e che la città può dare”.

Lo ha dichiarato il Ministro dell’istruzione Stefania Giannini, visitando la “Foqus”, Fondazione Quartieri Spagnoli a Napoli. “La scuola – ha aggiunto – deve essere presidio di civiltà anche nelle zone complicate del Paese. Ho appena visto le prove di questi ragazzi che suonano nell’Orchestra sinfonica sotto la guida degli studenti del Conservatorio di Napoli”.

Per la Giannini il governo ha il compito di mettere il tema della “sicurezza e della legalità degli istituti al centro dell’agenda politica, ma anche il dovere di avere una visione di tutto il sistema istruzione”.

Il ministro dell’Istruzione ha poi sottolineato la necessità di creare una possibilità per chi vuol fare ricerca in Italia: “I giovani laureati vanno fuori perché l’Europa offre loro tanto – ha aggiunto – ma l’Italia deve creare un biglietto di ritorno nel Paese”.

Prima di raggiungere la scuola di Medicina della Federico II Giannini ha risposto alle domande dei giornalisti sulle graduatorie permanenti di circa 150mila docenti abilitati: “Non è uno svuotamento ma un piano di assunzione che si ricollega alla rivisitazione della carriera e, quindi, di un vero principio di merito”.

All’arrivo al polo universitario del secondo Policlinico il ministro dell’Istruzione è stato però contestato da circa 150 medici specializzandi di Napoli. Su uno striscione la scritta “Miur bocciato”.

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