Il Centro salute mentale “sfratta” il consultorio infantile

di Antonio Arduino

 Aversa. Fuori il consultorio materno infantile, dentro il centro di salute mentale. Sarebbe questa la soluzione del problema nato per il centro di salute mentale trasferito, per ragioni di riduzione degli affitti sostenuti all’Asl Caserta, da Palazzo Orabona di piazza Fuori Sant’Anna, …

…uno stabile in locazione, in una sede provvisoria realizzata in un corridoio dell’edificio di viale Europa di proprietà dell’azienda che ospita il consultorio materno infantile, la dietologia e la psichiatria infantile.

Una sistemazione inadeguata a garantire all’utenza i servizi offerti dal Csm, come verificato da un controllo dei Nas che ne dispose la chiusura, obbligando l’azienda all’esecuzione di alcuni lavori considerati sufficienti a metterla in funzione come ambulatorio, in attesa della ristrutturazione dell’edificio confinante, sede dismessa da anni dell’ufficio sanitario di Aversa, da realizzare con una spesa di circa 600mila euro, già nelle cassa dell’Asl Caserta quale parte della vendita al Comune di Aversa del padiglione ‘Leonardo Bianchi’ dell’ex ospedale psichiatrico.

Malgrado la gara sia stata bandita da mesi, ancora non sarebbe stata espletata per una presunta carenza di personale tecnico deputato all’incombenza, creando un problema di assistenza a migliaia di pazienti che afferiscono al Csm sia da Aversa che dai comuni dell’agro e da quelli del nord napoletano per l’impossibilità di garantire assistenza 24 ore su 24 e terapie occupazionali-riabilitative, assicurate prima nella sede di piazza fuori Sant’Anna.

Una situazione insostenibile che potrebbe avere soluzione in brevissimo tempo se venisse realizzato il cosiddetto piano B avviato dal direttore del dipartimento di salute mentale aziendale, Luigi Carizzone, che, con una nota trasmessa ai direttore generale e sanitario dell’Asl Caserta e al direttore sanitario del distretto di Aversa, ha chiesto che venga ridato alla salute mentale quello che era stato realizzato per essa.

In pratica, Carizzone ha chiesto che venga utilizzato per il Csm la struttura polifunzionale che oggi ospita il consultorio materno infantile, la dietologia e la neuropsichiatria infantile trasferendo quegli ambulatori nei locali vuoti presenti nei due edifici direzionali, di proprietà dell’azienda, dell’ex Asl Caserta 2 di via Santa Lucia che sono disponibili immediatamente.

“In questo modo – dice – si riconsegnerebbe alla salute mentale la struttura che era stata realizzata per ospitare il centro di salute mentale, utilizzata temporaneamente, per allocare ambulatori di competenza ospedaliera, quali sono la dietologia e la neuropsichiatria infantile, in un momento in cui si avviava a ristrutturazione dell’ospedale Moscati”.

“Quanto al consultorio materno infantile – ricorda Carizzone – l’azienda sanitaria dispone di un appartamento in via Michelangelo in cui, negli anni ’90, era ospitata l’unità operativa materno infantile. Essendo libero da circa un decennio quella struttura è immediatamente disponibile”.

Realizzando l’ipotesi la proposta di Carizzone il centro di salute mentale di Aversa troverebbe una collocazione idonea, capace di garantire tutte le attività che ha assicurato negli ultimi vent’anni e che lo hanno portato ad essere un esempio a livello nazionale, permettendo nel contempo lo svolgimento degli ambulatori, oggi effettuati nella struttura polifunzionale, negli ampi locali lasciati liberi negli edifici direzionali dell’ex Asl Caserta 2, in attesa che venga espletato l’iter burocratico per l’affidamento dell’opera di ristrutturazione dell’edificio di viale Europa destinato a diventare sede del dipartimento di salute mentale.

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