Dissesto, M5S agli amministratori: “Fateci un regalo, dimettetevi”

di Antonio Taglialatela

 San Marcellino. Il dissesto finanziario non rappresenta soltanto il fallimento del Comune di San Marcellino ma della politica.

Ecco perché il Movimento 5 Stelle sammarcellinese chiede a gran voce le dimissioni dei consiglieri di maggioranza e opposizione. “Il regalo più grande” che, secondo i pentastellati, gli amministratori possono fare alla popolazione.

“Il Comune di San Marcellino – sostengono gli attivisti – è, lo dicono i numeri, in una situazione economica disastrosa, indicibile, insostenibile. Ma il dissesto finanziario è, senza dubbio, la punta di un enorme iceberg che si è sempre più ingrandito e accresciutone nel tempo. Nessuno degli amministratori che si sono succeduti può chiamarsi fuori dal disastro e declinare le proprie responsabilità Eppure è proprio quello che sta succedendo, in uno squallido teatrino dello scaricabarile. La colpa è di chi ha amministrato dagli anni ‘90 in poi, sostiene una parte. No, la colpa è di chi ha governato dal 2006 in poi, sostengono gli altri. Ma in tutto questo bailamme chi paga gli errori dei vecchi e nuovi amministratori? Solo ed esclusivamente i cittadini!”.

Il M5S cita le dichiarazioni dei funzionari comunali dell’Area finanziaria, secondo cui il Comune ha forti difficoltà a garantire l’assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili ed esistono, nei confronti dell’Ente, crediti liquidi ed esigibili di terzi cui non si può fare validamente fronte. Cosa significhi questo è facilmente immaginabile per i pentastellati: “Dipendenti non pagati, servizi non erogati, welfare e servizi sociali azzerati e quant’altro”.

Gli attivisti e sostenitori del M5S di San Marcellino non ci stanno ed invitano tutti gli amministratori, maggioranza ed opposizione, “ad uno scatto di dignità umana e politica”. “E’ venuto il momento – incalzano – che tutti si dimettano perché questo è il regalo più grande che gli amministratori tutti possono fare alla cittadinanza! Il bene della collettività viene prima di tutto e per San Marcellino, oggi, il bene è ricominciare daccapo non con nuovi amministratori ma con amministratori nuovi, con amministratori che portino un cambiamento reale e concreto nel modo di amministrare”.

“Rinnovamento non significa nuove facce ma nuovo modus operandi che metta al centro la collettività e non gli interessi personali”, sostengono gli attivisti, che non hanno alcuna intenzione di portare avanti una critica fine a se stessa, bensì vogliono “mettersi al fianco di tutte le famiglie sammarcellinesi, in particolare di quelle più pesantemente colpite dalla crisi, che saranno le uniche a pagare di persona le conseguenze di questo dissesto”. “Nel loro esclusivo interesse – ribadiscono, rivolgendosi agli amministratori – dimettetevi!”.

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