Voltform, scuola all’aperto al Borgo di Casapozzano

di Redazione

 Orta di Atella. Aprire le aule non è una metafora, bensì la possibilità di uscire dagli schemi fissi di una cultura fossilizzata e, invece, dare spazio a quelle potenzialità inespresse che un territorio e noi stessi, soprattutto i giovani allievi, abbiamo per cogliere un nuovo strumento e dare un mutato senso al sapere.

Cultura come apprendimento sempre in “fieri” che si arricchisce di input che starebbero in letargo, come frutti non colti. Occorre prenderli. Con questa linea progettuale si muove tutta l’attività formativa dell’Ite “Voltform” di Orta di Atella (Casapozzano) perché vuole sostanziare e rendere viva ogni disciplina degli specifici curricoli, spingendo a che gli allievi si chiedano: perché? A cosa serve?

Positivo momento di studio della storia e del territorio è la “Giornata di lezione all’aperto” (classi prime e seconde) che si terrà venerdì 24 ottobre, in mattinata, nello splendido scenario delle mura del Castello di Bugnano, a Casapozzano, maniero tardo-medioevale del borgo. Si comprenderà un pezzo di storia locale-nazionale e conoscendo la biografia di Alicia Higgins come dei Capece, Minutolo, Caracciolo (feudatari del re di Napoli), si capirà meglio il ruolo dei Borbone e del contesto socio-economico del Meridione, origine di una struttura sociale e finanziaria che ha portato i suoi “rivoli” fino ad oggi.

La “lectio magistralis”, con tutti i docenti, avverrà grazie alla disponibilità dell’avvocato Vincenzo Pastena, nelle emozionanti sale del castello dai caratteristici comignoli voluti dall’irlandese marchesa, quale antesignano atto di contaminazione culturale. Il sapere va irrorato perché non sia sterile apprendimento.

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