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Eco4, Valente: “Gli Orsi vinsero a tavolino, Cosentino sapeva”
Casal di Principe. “Nel consorzio Caserta4 che si occupava della gestione e della raccolta dei rifiuti ci si stava adoperando per creare una società mista e, siccome si parlava anche della mia nomina a presidente del Ce4, venne da me Sergio Orsi.
Mi disse che aveva già preso accordi con il centrosinistra per la realizzazione del consorzio misto. Orsi voleva essere certo del fatto che se il comune di Mondragone, capofila nel Ce4, retto da una coalizione di liste miste, avesse scelto di schierarsi nell’area di centrodestra, non avrebbe poi trovato in me un ostacolo per accedere alla gara del partner privato”.
Così l’ex presidente del consorzio Ce4, Giuseppe Valente, comparso in veste di collaboratore di giustizia come testimone d’accusa nel processo a carico dell’ex sottosegretario Nicola Cosentino che si sta svolgendo nel tribunale di Santa Maria Capua Vetere.E’ stato ascoltato per tre ore dal pm Alessandro Milita che terminerà l’esame alla prossima udienza.
Valente spiega di aver parlato con il suo referente politico dell’epoca, Cosentino, il quale disse che “andava bene”.Insomma, il bando per la scelta della società privata nel Consorzio nel 2000 fu studiato a tavolino per far vincere i fratelli Michele e Sergio Orsi, legati al clan dei casalesi, fazione Bidognetti, attraverso una società formalmente delle figlie, che poi divenne il braccio operativo del consorzio.
L’ex presidente del consorzioha confessato di non essersi reso conto inizialmente che Sergio Orsi aveva dei legami anche con ambienti malavitosi. “Le decisioni del Consorzio venivano prese – spiega Valente – da Giulio Facchi, ma anche da Cosentino”.
E ha poi chiarito che per escludere la Covim, azienda legata al clan La Torre di Mondragone, dalla gara per gestire la raccolta dei rifiuti in Campania, si rivolse a Sergio Orsi anche perchè aveva paura di ritorsioni.
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