Allarme topi, Chiacchio: “I problemi non si affrontano su Facebook”

di Redazione

 Carinaro. Si inaspriscono le polemiche circa “l’allarme topi” nella scuola materna dell’Istituto comprensivo.

Dopo i chiarimenti del primo cittadino, Annamaria Dell’Aprovitola, a parlare ora è il delegato alla Pubblica istruzione, Rosita Chiacchio. Ecco la sua nota, che riceviamo e pubblichiamo:

“Come amministratrice e come assessore alla Pubblica istruzione sento il dovere di rispondere a tutte le polemiche che si sono scatenate dopo la spiacevole vicenda del ritrovamento di escrementi dei ratti. E desidero farlo attraverso un comunicato ufficiale e non scrivendo su un social network, in quanto sarebbe riduttivoper la carica che ricopro e la responsabilità che deriva da quest’ultima. Evitando di essere retorica, non spiego i motivi che hanno portato alla mancata chiusura della scuola, in quanto lo ha già fatto il sindaco attraverso delle dichiarazioni rilasciate a Pupia, ma tengo, con questo mio intervento, a sottolineare che è davvero sconcertante sapere e leggere che la polemica maggiore si accende su Facebook.
Mi chiedo, ai fini amministrativi, quale fondamento possa avere uno strumento come Facebook, ufficialmente utilizzato come strumento di opposizione politica da chi siede nei banchi della minoranza, in particolar modo dal capo dell’opposizione Giuseppe Barbato (introducendo addirittura dei post all’interno di interpellanze)o da chi, dopo la sconfitta elettorale, costretto a ritornare a casa, manifesta la propria amarezza approfittando dei problemi collettivi.
La vera opposizione è ben accolta e può essere costruttiva ma parlo di quella vera e fondata. Facile è scrivere su un social network ma difficile è affrontare realmente il problema. Il confronto può avvenire solo a viso scoperto e non nascondendosi dietro a uno schermo di cellulare o pc. Questa si chiama strumentalizzazione.Amministrare è affrontare il problema, affrontare chi è preposto ad intervenire.
Pertanto, mi rifiuto di rispondere su Facebook perché, se avessi dovuto fare questo, non mi sarei candidata, risparmiandomila dura campagna elettorale, che è finita da tempo. Ora non è il momento di operare contese, soprattutto perché si parla di bambini e della loro salvaguardia, elementi che sono a cuore della sottoscritta.
Comprendo la preoccupazione delle mamme e sono a loro vicina. Possono rivolgersi a me in qualsiasi momento in modo tale da avere notizie vere riguardanti l’accaduto e non dare credito a chiacchiere da retrobottega che si diffondono arbitrariamente su Facebook. Questa amministrazione è con voi, è l’amministrazione dei fatti e non delle parole che non producono frutti. Qualsiasi genitore, per questo e per altri fatti che si susseguiranno, può benissimo trovarmi nella casa comunale, dove sono presente tutti i giorni, come hanno già fatto molte mamme con le quali ho parlato nei giorni scorsi e stamani.
Concludo, rassicurando chi è legittimante preoccupato per ciò che è accaduto, dicendo che stiamo intervenendo per risolvere radicalmente il problema e darò modo alle mamme che ne vogliano far parte di partecipare ad un incontro nella sala consiliare per dimostrare fattivamente che i loro piccoli potranno rientrare a scuola quando sarà completamente risolto il problema”.
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