Inchiesta Mose, Orsoni torna in libertà

di Mena Grimaldi

 Venezia. Il gip Alberto Scaramuzza ha revocatol’ordinanza di arresti domiciliari nei confronti del sindaco di Venezia Giorgio Orsonicheresta comunque indagato per finanziamento illecito nell’ambitodell’inchiesta Mose.

Orsoni era stato arrestato, e posto aidomiciliari, il 4 giugno scorso, assieme ad altre 34 personenell’ambito dell’operazione della Gdf su presunte tangenti efinanziamenti illeciti collegati agli appalti del Mose.Orsoni è tornato sindaco atutti gli effetti dopo la decisione del gip.

Secondo quanto si apprende, ilgiudice avrebbe ritenuto, anche dopo l’interrogatorio delsindaco, che non vi fossero più esigenze cautelari per Orsoni. Orsoniha concordato, attraverso i suoi legali, con i Pmdell’inchiesta Mose un patteggiamento a quattro mesi.

Sullacongruità del patteggiamento dovrà esprimersi il Gup. Il sindaco durante la conferenza stampa ha annunciato che non ha alcuna intenzione di dimettersi. Ha aggiunto diaversempre operato a favore della città: “mi sono fatto molti nemicie forse questo è lo scotto che ho pagato”.

Suquanto detto dall’ex presidente di Cvn riguardo asoldi che gli avrebbe portato a casain una busta dichiara “Giovanni Mazzacurati è unmillantatore”.

Ha detto di non aver mai immaginato “che venisseroutilizzati sistemi illeciti” per la sua campagna elettorale nel2010.”Non potevo sapere che i fondi fossero illeciti e su come leaziende del Cvn reperissero quel denaro”.

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