Dl Irpef, via libera definitivo alla Camera. Ecco tutte le misure

di Redazione

 Roma. Via libera definitivo della Camera al decreto Irpef, approvato con 322 sì, 149 no e 8 astenuti.

A favore anche il Sel di Nichi Vendola che, però, avverte: “Non è uno scivolo per avvicinarci progressivamente all’area di governo”. Il decreto “è ricco di contraddizioni – spiega Vendola – e, tuttavia, interviene su una platea vasta che vive un disagio sociale straordinario. Tutto quello che assomiglia a una riparazione dei danni fatti alle famiglie va bene. Resta una perplessità di fondo sulle fonti di finanziamento del decreto”. Ma nel partito si sono verificati i dissensi di Giulio Marcon e Giorgio Airaudo che si sono astenuti sul voto finale.

Ecco tutte le misure contenute nel testo:

Bonus 80 euro. Per il 2014, con la previsione di diventare permanente nel 2015, viene concesso un credito ai lavoratori dipendenti (compresi lavoratori in cassa integrazione, in mobilità e disoccupati con assegno di disoccupazione) di 640 euro annui (cioè di 80 euro al mese) per chi ha un reddito inferiore ai 24mila euro lordi. Il bonus si riduce gradatamente tra i 24mila e i 26mila euro fino ad azzerarsi. Sull’estensione del bonus Irpef alle famiglie numerose c’è stato solo un rinvio: è stata, infatti, inserita una norma di indirizzo che rinvia alla legge di Stabilità l’estensione del bonus alle famiglie, con particolare attenzione alle monoreddito e con le famiglie con due o più figli a carico.

Riduzione Irap. Viene disposta la riduzione dell’Irap di un 10% nel 2015, prevedendo una fase progressiva nel 2014. Da quest’anno l’aliquota Irap per le imprese viene ridotta dal 3,9% al 3,5%. Ma per quest’anno si deve pagare un acconto con aliquota al 3,75%. Con alcuni ordini del giorno si è rimandato ai decreti delegati in attuazione della Delega fiscale per il riordino della materia in maniera tale da restringere la platea dei contribuenti Irap.

Tasi. Con un emendamento del governo inserito al Senato è stato rinviato il pagamento della prima rata della Tasi 2014 al 16 ottobre per tutti comuni che non hanno deliberato le aliquote entro il 23 maggio. Nei Comuni che non delibereranno le aliquote entro il 10 settembre il pagamento sarà rinviato al 16 dicembre in un’unica rata con aliquota all’1 per mille. Per i Comuni ritardatari il ministero dell’Interno provvederà ad anticipare il 50% delle entrate presunte della Tasi calcolate sull’anno, che poi saranno recuperate dall’Agenzia delle Entrate entro ottobre. Viene inoltre stabilito l’obbligo dal 2015 di invio dei bollettini precompilati da parte dei Comuni.

Fondo per l’Italia nel mondo. Nasce un fondo ad hoc nello stato di previsione del ministero degli Esteri, dotato di 15 milioni di euro nel 2015 e 13 milioni dal 2016, per la promozione dell’Italia nel mondo da parte degli uffici all’estero della Farnesina, ovvero ambasciate e consolati. Il tutto per `sviluppare iniziative e contatti di natura politica, economico-commerciale e culturale nell’interesse del Paese´. Vengono inoltre eliminati gli assegni di rappresentanze per i reggenti e sostituti dei capi della diplomazia e per i dipendenti del ministero degli Esteri che si trovano nelle sedi estere.

Rateazione debiti con Fisco. I contribuenti decaduti dal beneficio della rateazione del pagamento dei debiti con il fisco, e quindi delle cartelle Equitalia, prima del 22 giugno 2013 possono essere riammessi al beneficio per un massimo di 72 rate mensili a condizione che la decadenza sia intervenuta entro e non oltre il 22 giugno 2013. La richiesta deve essere presentata entro e non oltre il 31 luglio 2014.

Spending review. Viene anticipato dal 31 ottobre 2014 al 31 luglio 2014 la data entro la quale il commissario straordinario alla spending review, Carlo Cottarelli, dovrà predisporre un programma di razionalizzazione delle aziende speciali, istituzioni e società direttamente o indirettamente controllate dalle amministrazioni locali. Un intervento che dovrà puntare ad una loro valorizzazione industriale.

Passaporti, via bollo annuale. Cambia la tassazione sui passaporti. D’ora in avanti (ovvero dalla conversione del dl Irpef in legge) per il rilascio del passaporto si dovrà pagare un contributo amministrativo di 73,50 euro (al posto dei 40,29 euro attuali), oltre al costo del libretto (42,50 euro). In compenso viene eliminato il bollo annuale, prima dovuto per chi viaggiava fuori dall’Ue.

Canoni spiagge. I canoni delle concessioni demaniali marittime dovuti dal 2014 dovranno essere versati entro il 15 settembre di ciascun anno. Slitta poi dal 15 maggio 2014 al 15 ottobre 2014 il termine entro cui dovrà essere formulato il riordino della materia sui canoni delle spiagge.

Stanare evasori per diminuire tasse. Il governo dovrà attuare un programma per la definizione di ulteriori misure al fine di conseguire nel 2015 un incremento di almeno 2 miliardi di entrate dalla lotta all’evasione fiscale rispetto a quelle ottenute nell’anno 2013. Viene inoltre resa strutturale l’immissione di risorse derivanti dalla lotta all’evasione fiscale nel Fondo per la riduzione della pressione fiscale.

Rai, taglio da 150 milioni. Per la Rai viene disposto il taglio da 150 milioni di euro, come previsto dal testo base. Modifiche al Senato hanno però assicurato una sede per ogni regione e specificato che potranno essere cedute le quote di Rai Way e potrà essere dismessa Rai World. In compensazione dei tagli da 150 milioni, la Rai viene esclusa dai tagli ai costi operativi delle partecipate pubbliche previsti in 2,5% nel 2014 e 4% nel 2015.

Riforma bilancio e spesa. Il governo, entro il 31 dicembre 2015, è delegato ad adottare uno o più decreti legislativi per il completamento della riforma della struttura di bilancio dello Stato con particolare riguardo alla riorganizzazione dei programmi di spesa.

Tassa su redditi di natura finanziaria. Dal 1 luglio 2014 viene innalzata dal 20 al 26% l’aliquota della tassa sui redditi di natura finanziaria, compresi gli interessi e gli altri proventi derivanti da conti correnti e depositi bancari e postali. Resta inalterata l’aliquota di imposta attualmente determinata nella misura del 12,50% invece per i titoli del debito pubblico, buoni postali di risparmio, obbligazioni emesse dagli Stati, titoli di risparmio per l’economia meridionale. Si prevede, inoltre, l’affrancamento delle plusvalenze e minusvalenze maturate entro il 30 giugno 2014. Viene aumentata per il solo 2014 dello 0,5% (si passa dall’11% all’11,5%) l’aliquota dell’imposta sostitutiva a cui sono soggetti i fondi pensione complementari. Questo per permettere invece di dare un credito d’imposta per quest’anno alle casse di previdenza private o privatizzate, in attesa di un armonizzazione nel sistema di tassazione dei redditi di natura finanziaria degli enti previdenziali, per attutire l’effetto dell’aumento dell’aliquota dal 20 al 26% sulle plusvalenze.

Tabacchi. Slitta al primo agosto 2014 la decorrenza dell’incremento del prelievo fiscale sui prodotti da fumo e al 15 luglio 2014 il termine per l’adozione della relativa determinazione direttoriale.

Banca d’Italia. Per Bankitalia viene previsto che il versamento dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione delle quote di partecipazione al capitale sia effettuato in un’unica soluzione nella misura del 26% del valore nominale delle quote al netto del valore fiscalmente riconosciuto al 31 dicembre 2013.

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