Giovani detenuti scrivono a Papa Francesco. “Pregherò per voi”

di Stefania Arpaia

 Città del Vaticano. Condannati all’ergastolo, 500 ragazzi scrivono al Papa. Hanno deciso di chiedere perdono per i reati commessi e chiedono al pontefice di pregare per loro.

Sono cinquecento le lettere raccolte da padre Michael Kennedy, in varie carceri degli Stati Uniti, e fatte recapitare direttamente a Francesco.

Si tratta di giovanissimi, condannati al carcere a vitasenza possibilità della condizionale. L’America infatti è l’unico paese che infligge questa pena per i minorenni anche per reati diversi dall’omicidio.

Il Papa si è detto “commosso” ed ha così risposto all’appello del direttore esecutivo del Jesuit Restorative Justice Initiative: “Ho letto le lettere che lei mi ha fatto recapitare gentilmente da ogni angolo degli Stati Uniti d’America, da parte di centinaia di ragazzi condannati in così giovane età all’ergastolo senza condizionale. Le loro storie e la loro richiesta che questa forma di sentenza venga rivista alla luce della giustizia e della possibilità di una riforma e riabilitazione mi hanno commosso profondamente”.

Bergoglio invierà una lettera di risposta per ogni detenuto e pregherà per loro, in cambio ha chiesto che i ragazzi preghino per lui.

L’America è da sempre divisa riguardo questa delicata questione, alcuni Stati infatti, come la California, hanno deciso di abolire l’ergastolo per i minori. Altri invece continuano a prevederlo per reati considerati gravi al pari di un omicidio, spesso si tratta di rapine e stupri.

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