Gas, nessun accordo Mosca-Kiev: a rischio forniture in Ue

di Redazione

 Kiev. Falliscono i negoziati tra Russia e Ucraina sul rimborso di 2 miliari di dollari da parte di Kiev del gas di Mosca.

Scaduto, alle 10 di lunedì 16 giugno, anche l’ultimatum posto da Putin per il pagamento. E così “Gazprom consegnerà all’Ucraina solo i volumi di gas già pagati”, si legge nella nota del colosso energetico russo, che annuncia però “possibili interruzioni” delle forniture in Europa.

L’Ucrainadeve alla Russia 4,45 miliardi di dollari, di cui 1,45 per le forniture di novembre e dicembre 2013 e 3 miliardi per aprile-maggio di quest’anno. Gazprom ha ricordato che l’Ucraina deve pagare anche le consegne del mese di giugno, lasciando intendere che da ora i rubinetti potrebbero chiudersi.

La società energetica statale Naftogaz, dal canto suo, ha invece deciso di ricorrere all’arbitrato della Corte di Stoccolma contro il colosso russo del metano, affinché sia stabilito “un prezzo equo” per le forniture.

Circa il 15% del gas verso l’Europa arriva infatti attraverso l’Ucraina. “Le forniture agli europei saranno consegnate a pieno volume e Naftogaz Ucraina è tenuta a farle transitare”, ha assicurato Gazprom, ma allo stesso tempo ha avvertito di “possibili interruzioni” qualora Kiev “spilli” del metano dal flusso in transito verso Paesi terzi.

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