Interporto, sequestrata maxi discarica

di Redazione

 Marcianise. Nell’ambito di un’attività di controllo del territorio, finalizzata alla prevenzione ed al contrasto dei reati ambientali, è stata rinvenuta una maxi discarica nell’Interporto Sud Europa Spa.

All’individuazione precisa dell’area si è arrivati grazie anche all’ispezione aerea che sta avvenendo tramite il sorvolo di un elicottero, AB412, nell’ambito di un’azione congiunta sulla cosiddetta “Terra dei Fuochi” che stanno attuando i due comandi provinciali del Corpo Forestale di Caserta e di Napoli unitamente al Coa, (Centro operativo aereo del Corpo Forestale dello Stato con sede in Roma Urbe).

Le stazioni forestali di Napoli e di Marcianise hanno proceduto, pertanto, al sequestro di un’area di circa 4 ettari adibita a discarica abusiva ubicata tra i comuni di Marcianise e di Caivano, in località Aurno, nei pressi dello svincolo autostradale di Caserta Sud, ove insistono diverse aree commerciali.

In particolare, all’interno dell’area, in parte recintata da pannelli da cantiere mobile, i forestali hanno accertato che vi erano depositati centinaia di metri cubi di rifiuti speciali e pericolosi: materiale da costruzione e demolizione, guaine bituminose, materiale di coibentazione in fibra, pneumatici, rifiuti da giardinaggio, olii esausti, contenitori di sostanze chimiche ed elettrodomestici.

Oltre alla predetta quantità di rifiuti, sono stati rinvenuti, inoltre, due container in disuso, impiegati come deposito, una struttura prefabbricata, utilizzata come baracca di cantiere e due autoveicoli abbandonati, ancora muniti di targa. Insomma, una vera è propria discarica, utilizzata, molto probabilmente, per depositarvi materiali di risulta dei cantieri all’interno dell’Interporto.

 Ritrovati, infine, cumuli di tubazione in plastica privati dei cavi di rame in essi originariamente contenuti, prova del fatto che la tematica dell’abbandono incontrollato si sovrappone a quella dei “furti di rame”, altra forma illecita fortemente diffusa sul territorio delle province di Napoli e di Caserta. Infatti, le attività investigative del Corpo Forestale hanno dimostrato che l’estrazione del rame avviene bruciando i cavi elettrici che l’avvolgono, generando, in pratica, un rogo tossico.

tal proposito si evidenzia che sia nella Prefettura di Napoli che in quella di Caserta è stato istituito un Gruppo Provinciale Interforze per prevenire e contrastare anche questo gravissimo fenomeno illecito. Accumulare illegalmente su aree, spesso abbandonate o prive di adeguata vigilanza, rifiuti di ogni genere e specie e materiali di risulta è una pratica, purtroppo, spesso utilizzata da imprese edili della zona al fine di procurarsi illeciti e facili guadagni mediante l’abbattimento dei costi di smaltimento dei rifiuti: condotta spregevole, oltre che illegale, se si considerano le ripercussioni negative sull’ambiente e sulla salute pubblica dei cittadini.

La sinergia tra i due comandi provinciali di Caserta e di Napoli, la preziosa collaborazione del Centro operativo aereo di Roma, attraverso la condivisione del flusso delle informazioni e l’utilizzo di strumentazione tecnica installata sull’elicottero forestale, hanno permesso il buon esito dell’operazione: individuare il sito e deferire all’Autorità Giudiziari gli autori del reato di gestione illecita di rifiuti.

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