Capodrise, Cecere (Udc) bacchetta Pontillo: “Sei inaffidabile”

di Redazione

 Capodrise. Il 13 dicembre, nel corso di un incontro pubblico al centro studi “Alcide De Gasperi”, il segretario dell’Udc, Angelo Andrea Cecere, ha formulato una proposta politica rivolta a tutti gli amministratori di buona volontà, senza pregiudizi e interessi di parte.

E l’ha fatto in una fase in cui la maggioranza ha la solidità e i numeri per governare, per fare tutto da sé. Un invito al dialogo, coraggioso e responsabile, su temi come il Piano urbanistico e l’area per gli insediamenti produttivi, volano di sviluppo e di occupazione.

Di recente, Pietro Pontillo ha dichiarato alla stampa che di Puc e Pip si debba discutere nelle sedi istituzionali, definendo il “De Gasperi” «un garage privato di via Matteotti». «Innanzitutto – afferma Cecere -, quell’invito non era indirizzato, certo, a lui, se non altro perché sarebbe stato troppo pretendere che ne cogliesse il senso. Sull’adeguatezza del luogo del dibattito, poi, precisiamo che non siamo noi che frequentiamo garage e tavernette.Al “De Gasperi” le forze moderate di Capodrise si sono spesso confrontate sui problemi della città, e grazie anche a quel confronto sono state gettate le basi per costruire un’alternativa di governo trasparente e democratica, la lista “Capodrise rinasce”; saranno la storia e gli elettori a doversi esprimere».

Quella storia e quegli elettori che, secondo l’Udc, dimenticheranno presto le “gesta” di Pontillo. «Un altro politologo da marciapiede – tuona Cecere – che non si rassegna al giudizio delle urne; uno che, non appena ha ricevuto il riverbero di un riflettore, ha cominciato a eruttare stupidaggini; uno che s’illude che i cittadini non abbiano memoria. Pontillo, che oggi ha il coraggio di sentenziare e pontificare, affetto da una forma acuta di nomadismo politico, è colui che solo negli ultimi otto anni ha cambiato cinque partiti (Rinnovamento italiano, Italia dei valori, Udeur, Udc e Partito democratico), e dovrebbe tuttora avere almeno due tessere in tasca. Di quando Capodrise ha avuto la sventura di averlo come assessore nessuno ricorda un solo atto di cui sia stato promotore che abbia avuto un effetto positivo sulla comunità; tutti, invece, hanno bene a mente la sua immotivata presunzione, seconda soltanto a una spiccata attitudine all’infedeltà e alla congiura di palazzo».

Era solo un “cane bastonato” quando, nel 2011, chiese di aderire al “De Gasperi” e all’Udc. «Quando, però – chiarisce Cecere -, rivelò le sue reali e farneticanti ambizioni (pensate, voleva candidarsi a sindaco!) fu preso per l’orecchio destro e cacciato via. Ora, si autoproclama esponente del centrosinistra e militante renziano del Partito democratico. Non siamo mai entrati in faccende interne che riguardano altre forze politiche; ci limitiamo, conoscendo il personaggio, ad avanzare una previsione: se il Pd è quel partito in cui la militanza è ancora un valore, prima o poi, sarà preso per l’orecchio sinistro e buttato fuori».

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