I vigili urbani in stato di agitazione

di Livia Fattore

 Aversa. Sabato sera di movida senza gli agenti di polizia municipale in strada, con caos assicurato soprattutto nei luoghi topici degli incontri tra i giovani che affollano le strade aversane provenienti non solo dai centri dell’Agro, ma anche da quelli dell’hinterland partenopeo.

I sindacati dei caschi bianchi normanni, infatti, hanno indetto assemblee articolate per fine turno, così come già avevano fatto in precedenza. Sul tavolo la guerra continua con l’amministrazione comunale e in particolare con il comandante Stefano Guarinoe il sindaco Giuseppe Sagliocco.

In una nota inviata al primo cittadino, al dirigente della polizia municipale e al dirigente area personale Giuseppe Nerone, i rappresentanti dei vigili aversani ricordano, ancora una volta, che nei mesi scorsi hanno chiesto «l’apertura di un tavolo di confronto per la risoluzione delle numerose e gravi mancanze e che per queste il personale è esposto a sempre maggiori rischi» e ricordano «che tale richiesta non ha avuto alcun riscontro e che le condizioni di lavoro e di organizzazione del lavoro continuano a degenerare».

Da qui la decisione di convocare l’assemblea per informare i lavoratori e valutare le azioni da intraprendere. Ovviamente strategico il giorno scelto, oggi sabato, rispettivamente, nelle prime tre ore dei turni antimeridiani (per creare disagi in concomitanza con l’ingresso degli studenti a scuola, momento già tragico per la viabilità cittadina) e nelle ultime tre ore dei turni pomeridiani (ossia nel bel mezzo della movida aversana.

All’ordine del giorno, in primis, la questione incolumità dei vigili che più voltesono stati anche oggetto di veri e propri attentati con l’investimento di due agenti con una vettura guidata da un rumeno in stato di ebbrezza o la grossa pietra lanciata contro la vettura.

In particolare, i sindacalisti pongono l’accento sulla «violazione della normativa in materia di sicurezza e tutela della salute sui luoghi di lavoro (mancanza uniformi, veicoli, strumenti; assenza di specifica formazione e qualificazione; impiego del personale in situazioni ad alto rischio senza alcuna tutela tecnica e senza adeguate istruzioni ed addestramento professionali)».

Un discorso a parte viene fatto per i continui mutamenti della articolazione dell’orario di lavoro. Conseguenza della discussione dei primi due punti in discussione la valutazione di tempi e modi per la indizione di giornate di sciopero. Questo tra l’amministrazione comunale e il corpo di polizia municipale è un braccio di ferro che viene da lontano.

E’ oramai, un anno e mezzo, da quando nell’aprile 2012 risposero si alla richiesta del primo cittadino di essere in strada sino alle 2,30 di notte per assicurare un minimo di ordine nella magmatica movida aversana che richiama in città centinaia e centinaia di giovani, bloccando di fatto intere strade con la loro presenza e provocando reazioni, a volte anche spropositate e incivili, di residenti che, però, occorre evidenziarlo, sono esasperati.

Tra le varie richieste del sindacato della polizia municipale anche quella di ottenere nuove divise, cosa che non avviene da oltre sei anni. Proprio per protestare contro quest’altra mancanza dell’amministrazione (è, comunque, in corso una gara per l’approvvigionamento) la stragrande maggioranza dei vigili è in strada senza divisa.

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