Arrestato l’attentatore di Parigi

di Stefania Arpaia

 PARIGI. La polizia francese era in possesso del suo Dna e una soffiata da parte di un cittadino è stata fatale per l’arresto di Abdelhakim Dekhar.

L’uomo, di origine algerina, era già conosciuto alle forze di polizia per aver aiutato negli anni ‘90 la coppia Rey-Maupin, i cosiddetti “Bonnie e Clyde” francesi. L’attentatore avrebbe fornito ai due un fucile a pompa utilizzato per uccidere un taxista e tre poliziotti.

L’arresto è avvenuto a Bois-Colombes, a nord-ovest di Parigi. Dekhar è stato fermato in un parcheggio in uno stato di alterazione. Secondo alcune fonti l’uomo voleva suicidarsi assumendo delle medicine. Il suo stato incerto non ha permesso un interrogatorio. L’uomo è stato trasferito in ospedale. Di 50 anni, colpevole di aver sparato ad un fotografo nella redazione del giornale “Liberation” e nella vetrina della banca Société Générale.

Ad incastrarlo l’esito dell’esame del Dna che la polizia aveva ottenuto da alcune tracce trovate sui bossoli e nell’auto dell’uomo che era stato preso in ostaggio. Gli inquirenti hanno rinvenuto una lettera in cui l’uomo accusa banchieri e giornalisti di far parte di un complotto il cui scopo è diffondere il fascismo e addita i media di manipolare le masse. E’ incriminato per tentato omicidio e sequestro di persona.

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