“Work in progress”, raccolta fondi per Città della Scienza

di Redazione

Work in progressSAN CIPRIANO. La Work in progress, giovane associazione socioculturale no profit, ultimamente ha fatto parlare di sé e delle sue serate organizzate in giro per la città di Aversa e dintorni, deliziosamente all’insegna della musica emergente.

Questa volta, però, oltre al puro scopo ludico della serata organizzata per la serata del 15 marzo, al locale Zia Kasteel’sdi Aversa, l’associazione si è impegnata anche ad organizzare una raccolta fondi per Città della scienza, la raccolta sarà ovviamente totalmente libera, a discrezione degli avventori si deciderà se partecipare o meno.

L’orribile dramma che ha colpito il nostro territorio, con la terribile e ingiustificata distruzione di uno dei nostri maggiori poli d’attrazione, ha fatto indignare questi giovani ragazzi – così profondamente impegnati a ritrovare un po’ di bellezza e di giustizia in un mondo fatto di brutture – tanto che, con l’aiuto di Antonio Diana, segretario dei Giovani Democratici di San Cipriano D’Aversa, e di Paolino Gennaro Forchia, segretario dei Gd di Teverola, hanno deciso di far coincidere divertimento e impegno sociale sullo sfondo pittoresco e alquanto beat del locale Zia Kasteel’s.

Per questo venerdì sera, infatti, stati invitati ad intrattenere il pubblico i Land(e)scape, un giovane trio musicale acustico nato nel 2011 e formato da Gabriella Manna, Antonio Menditto e Fabrizio Sirico. Il loro repertorio abbraccia un ampio raggio musicale e il loro nome rimanda ad un’evasione dalla realtà dai tratti bucolici (landescape), un’evasione strettamente connessa alla bellezza di un paesaggio (un landscape) diverso da quello che conosciamo noi, incastrati nella razionalità, e che si può raggiungere solamente attraverso le note suadenti e libere della musica.

Un sottofondo sonoro che renderà ancora più amara e difficile da digerire la concretezza dei fatti, la crudele ingiustizia e scelleratezza che tanto contrasta col mondo che i giovani cercano così disperatamente. Il desiderio, radicato nei cuori, è quello di riuscire a rendere il mondo che si vive un landscape bello almeno la metà di quelli che si riescono a raggiungere con l’immaginazione così da non aver più bisogno di un landEscape .

Per questo, in contemporanea, verrà portata avanti per tutta la serata la sopracitata raccolta fondi, che, per incitare ad una maggiore partecipazione, metterà in palio una cena gratuita al medesimo locale, con la speranza di aiutare, anche in minima parte, a ricostruire un tesoro umano di così alto valore. Una serata all’insegna della bellezza, quindi, di quello che si può conquistare con l’impegno e la dedizione, con la ricerca e con il lavoro.

Una serata di unione nel nome di un popolo fanciullesco – una piccola radura di fiori al centro di un bosco infame e buio, che cerca ancora una volta di spandere il proprio polline e crescere, rendendo tutto più colorato e bello.

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