Incarichi, Villano: “Buon senso? Allora perche’ e’ iscritto?”

di Nicola Rosselli

VillanoAVERSA. “A me dispiace che un semplice invito, un invito per dare un segnale alla città, venga invece raccolto con tale rabbia”.

Queste le parole di esordio della risposta del consigliere comunale del Pd Marco Villano alla dura replica dell’assessore pidiellino Elia Barbato sulla vicenda degli amministratori comunali inseriti nelle short-list per l’affidamento di incarichi professionali.

“Bastava – continua Villano – che l’assessore svestisse i panni del politico che tutto sa e che non sbaglia mai e che dicesse di aver sbagliato, di aver considerato la cosa con un po’ di superficialità, senza scrivere un comunicato così offensivo e insignificante. Bastava dire, come ha fatto il suo capogruppo, che è rimasto basito dalla notizia, che non ha considerato l’opportunità politica di non iscriversi in quell’elenco”.

Subito dopo una stoccata a Barbato che lo aveva “accusato” di aver scelto la politica abbandonando la professione: “Non ho assolutamente abdicato la professione alla politica, ho solamente scelto di non fare la professione tramite la politica. Io, come tanti altri giovani, credo nella politica come strumento utile per migliorare la società e non per affermarsi professionalmente, per noi la politica è passione e sacrificio”.

Villano rivolge anche una domanda al suo ‘collega’ ingegnere: “Ma se, come dice lei, c’è incompatibilità e che nessuno di buon senso assegnerebbe incarichi professionali remunerati a chi ricopre incarichi pubblici nello stesso ente e nessuno di buon senso nemmeno li accetterebbe questi incarichi (lo vieta anche il Testo Unico sugli Enti Locali, ndr), sta dicendo quindi che il sindaco non glieli darebbe e che lei non li accetterebbe, ma allora la domanda sorge spontanea, perché lei si è iscritto?”.

Il rappresentante democratico passa, poi, ad un suo pallino: i cottimi fiduciari e afferma: “Per essere trasparenti basterebbe per esempio iniziare a spiegare con che criterio vengono assegnati i lavori di cottimo fiduciario. Da quale elenco e in quale ordine? Perché se non è previsto da nessun regolamento si affidano più lavori ad una sola ditta per un importo complessivo di 30mila euro? Perché la ditta che effettua questi lavori viene scelta senza seguire l’ordine numerico dell’elenco? Perché viene fatta una delibera di pagamento e di assegnazione solo dopo alcuni mesi dall’esecuzione dei lavori? I quesiti potrebbero essere molti altri ancora. La biblioteca, ad esempio, per la quale attendiamo ancora una risposta sull’agibilità della struttura, o sull’affidamento del servizio di sosta a pagamento dal 30 luglio fino a dicembre: come abbiamo affidato quel servizio se possono essere effettuate solo due proroghe di massimo 45 giorni l’una?”.

“Potrei semplicemente dirle – conclude Villano – che lei dovrebbe pensare di più a fare il politico e soprattutto l’amministratore e meno il professionista, perché seppur sempre da me invitato in commissione non si è mai presentato. Per quanto riguarda il mio lavoro in commissione non è certamente a lei che devo dare conto, anche perché se come lei asserisce é stato solo grazie al suo intervento che la commissione ha redatto il regolamento, innanzitutto offende il lavoro dei consiglieri della sua maggioranza, ma poi perché non lo ha presentato quando era lei a far parte della commissione Lavori pubblici risparmiando così alla città quello spettacolo indecoroso a cui abbiamo dovuto assistere con decine e decine di incarichi dati alla ditta di un’ora suo consigliere di maggioranza?”.

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