“Clan dei Camorristi”, Aversa pensa di citare Canale5 per danni

di Antonio Arduino

 AVERSA. La città di Aversa potrebbe chiedere a Canale 5 i danni recati dalla fiction “il Clan dei Camorristi”, in onda sull’emittente, all’immagine di un territorio ricco di storia, di arte e di personaggi che hanno portato lustro sia alla città che alla nazione.

A ipotizzare la richiesta di risarcimento sarebbe stato il sindaco Giuseppe Sagliocco che avrebbe raccolto le proteste di decine di cittadini infastiditi dai continui palesi riferimenti fatti nelle puntate della fiction che hanno inequivocabilmente chiamato in causa il territorio aversano e casertano mettendo in primo piano un quotidiano con il titolo di fantasia “l’Aversano”, proponendo, nella puntata di martedì 26 febbraio una strage di extracomunitari rievocante quella accaduta Castelvolturno e una piazza di spaccio di droga che, guarda caso, si trova a Baia Domizia. Coincidenze che sembrano davvero troppe per un’opera dichiarata di fantasia.

Cosicché dopo le proteste espresse dalla Confesercenti, da numerosi politici locali, dal referente provinciale di Libera Valerio Taglione che si è battuto durante le riprese per fare in modo che la fiction non andasse in onda con il più esplicito titolo “Il clan dei Casalesi” sono stati i cittadini a sollecitare l’intervento del sindaco. Stando a voci di corridoio Sagliocco avrebbe dato mandato ai legali dell’ente locale di valutare la possibilità di chiedere il sequestro del programma e un risarcimento per il danno di immagine che starebbe ricevendo la città dal momento che titolare “l’Aversano” un quotidiano, sia pure inesistente, sembra un chiaro riferimento ad Aversa.

Voci che il primo cittadino parzialmente smentisce.“In realtà – dichiara in merito Sagliocco – al momento non c’è alcunché di fatto, stiamo solo valutando delle ipotesi con l’aiuto di professionisti esperti nel settore, ma pare che non vi siano elementi concreti, tali da dare certezza di un esito positivo nel caso avviassimo una vertenza con la produzione della fiction e con l’emittente televisiva”.“Meglio sarebbe – aggiunge – contattare l’emittente per chiedere la realizzazione di servizi capaci di mostrare quanto di buono c’è ad Aversa e nel territorio aversano che non è solo quello mostrato da Gomorra”.

Una dimostrazione di quanto affermato dal primo cittadino verrà data proprio questo pomeriggio dal convegno tenuto nell’aula delle facoltà d’ingegneria nell’ambito delle celebrazioni nazionali promosse dal Ministero dell’Interno per ricordare il commissario di polizia Giovanni Palatucci, ultimo questore di Fiume che nel 1944 si adoperò per salvare la vita a migliaia di ebrei finendo poi i suoi giorni nel campo di concentramento di Dachau.

“La scelta di Aversa per questa manifestazione – sottolinea il primo cittadino – non è stata casuale ma voluta come simbolo del riscatto morale e sociale di un territorio per anni martoriato dalla camorra”. “E’ a questo tipo di manifestazioni che la televisione dovrebbe dare rilievo”, conclude Sagliocco.

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