Denise, la sorellastra smentita in aula

di Mena Grimaldi

 TRAPANI. Smentite le dichiarazioni rese da Jessica Pulizzi la scorsa settimana in merito agli spostamenti relativi alla mattinata in cui sparì Denise Pipitone, la bambina scomparsa a Mazara del Vallo nel settembre del 2004.

Martedì mattina, infatti, nel tribunale di Marsala si è tenuta la trentunesima udienza del processo per il sequestro della bambina proprio a carico della sorellastra Jessica e dell’ex fidanzato Gaspare Chaleb.

L’imputata per il sequestro della ‘sorellastra’ aveva dichiarato che quella mattina, tra le 8.30 e le 9, era andata in un’officina meccanica per una riparazione. Oggi, però, è stata smentita in aula dal titolare della concessionaria Aprilia e dell’officina convenzionata.

Non solo. In aula a deporre martedì mattina anche il perito del Tribunale, Carla Ciriaco, incaricata di trascrivere i file audio registrati dalla cimice sullo scooter di Jessica.La teste ha sottolineato che mentre il ciclomotore è in movimento, con a bordo due donne, si sente un forte rumore e solo quando questo viene spento e parcheggiato sul marciapiede, si percepiscono meglio le voci.

“Dopo 42 secondi dallo spegnimento del veicolo – ha riferito Ciriaco – si odono due voci maschili in lontananza. Si sente un primo soggetto dire “Va pigghia a Denise. Ma Peppe, chi ti rissi? D’unni l’ha purtare?”(“Vai a prendere Denise, ma Peppe cosa ti ha detto? Dove la devo portare?”)”.

Un altro uomo, più lontano rispetto al primo, risponde: “Fora. (“Fuori”, ndr)”.In una precedente udienza, l’ìispettore di polizia Vincenzo Todaro, aveva riferito che le voci femminili erano riconducibili a Jessica Pulizzi e alla sorella minore, Alice.

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