Napoli-Juventus: sfida tra i giovani Lorenzo e Paul

di Redazione

  Nella serie A dominata dai giovani, la linea verde di Juventus e Napoli ha la faccia irrivente di Lorenzo Insigne e la cresta di Paul Pogba.

Nella sfida di venerdì sera l’attaccante degli azzurri potrebbe giocare in coppia con Cavani e il francese, classe 1993, prendere posto nel centrocampo di Antonio Conte. Ecco quello che unisce e che divide i piccoli talenti di Juve e Napoli

Paul e Lorenzo hanno il calcio nel sangue. Nelle due famiglie il pallone è sempre stato pane quotidiano. E i risultati sono visti. Il papà del giocatore del Napoli Carmine è stato in gioventù un discreto giocatore e i tre fratelli di Lorenzo sono tutti calciatori. E attaccanti. Antonio trequartista nell’Ortese, Marco nella Frattese e Roberto, classe 1994, nella primavera del Napoli. Storia simile per Pogba. Figlio di immigrati della Guinea, ha due fratelli gemelli nati nel 1990. Florentin, terzino del Sedan e Mathias attaccante del Crewe Alexandra, club di League One inglese.

Per diventare “grandi” come calciatori servono dei bravi insegnanti. E Lorenzo e Paul ne hanno avuti due d’eccezione. Zdenek Zeman e Alex Ferguson. Il boemo ha voluto il ragazzo di Frattamaggiore prima al Foggia e poi al Pescara e l’ha trasformato da giocatore con un ottimo potenziale in un campioncino. Insegnandogli a segnare (46 gol in 78 partite) e a muoversi sia come trequartista che come punta esterna. Sir Alex ha premuto per acquistare (con qualche polemica) l’allora 16enne francese dal Le Havre. L’allenatore dei Red Devils lo ha seguito con lo sguardo nella sua salita verso la prima squadra. Dove ha esordito in Premier League il 31 gennaio 2012 contro lo Stoke. Ma Sir Alex, a differenza del boemo non ha mai puntato decisamente sul francese e il ragazzo ha preso la strada di Torino.

L’arrivo dei due in Serie A è stato opposto. Di Insigne, grazie alla militanza nel Foggia e nel Pescara di Zeman si conoscevano ben caratteristiche e potenziale valore, di Pogba tutto era da scoprire. La sua esperienza in prima squadra al Manchester United è stata marginale e senza squilli. II francese ha esordito in Serie A come un semisconosciuto di cui si parlava bene. Fino ad ora a ragione.

Paul e Lorenzo in campo hanno poco in comune. Uno, alto e potente (1,88 per 80 chili), l’altro brevilineo (163 cm per 59 chili) e fantasioso. Il giocatore della Juventus è un mediano più di lotta che di governo, bravo negli inserimenti e nel tiro da lontano, il 22enne del Napoli è un attaccante con numeri da fuoriclasse e una visione di gioco offensivo, come pochi altri ne hanno alla sua età. Una cosa che accomuna i due però è la personalità. Il “Polpo Paul”, così l’hanno soprannominato i tifosi, è stato capitano di tutte le selezioni francesi in cui ha giocato e in campo è capace di guidare senza remore giocatore più vecchi e con più esperienza di lui, il talento del Napoli ha dimostrato di saper mettersi al centro del gioco della squadra di Mazzarri, quando è stato impiegato.

Esuberante, diretto, quasi sfacciato. Pogba si è presentato in Italia con questo biglietto da visita. In pochi mesi si è adattato allo stile Juve, basso profilo e dichiarazioni misurate. Ha lavorato molto in questo periodo ed è cresciuto nella considerazione di Conte e dei compagni. Se Pogba sta diventando un uomo Insigne lo è già, anche nella vita fuori dal campo. Sposato e in attesa di diventare papà Lorenzo parla poco e lo fa sempre con toni pacati. Chi lo conosce e lo ha allenato dice che la sua più grande forza stia proprio nella maturità in allenamento e in partita.

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