Undicenne rapinato del cellulare davanti scuola

di Antonio Arduino

 AVERSA. Allarme microcriminalità in via D’Acquisto. Un ragazzino di undici anni rapinato del cellulare mentre entra nel cancello dell’istituto scolastico.

E’ accaduto ad uno degli studenti del plesso della scuola media “De Curtis”, presente nell’arteria. Uno scippo messo in atto da una mini banda di delinquenti che, stando al racconto di quanti frequentano la zona, ieri avrebbe messo a segno solo l’ennesimo colpo.

“Lunedì è toccato ad un mio amico che ha dovuto farsi prendere l’orologio da due rapinatori armati di pistola. Forse era finta, ma quando te ne vedi puntata una addosso chi si preoccupa di capire se è vera o no, meglio abbozzare e non correre rischi” racconta Enzo, ricordando che in quel punto di via D’Acquisto le rapine sarebbero pane quotidiano. “Eppure- osserva – nell’orario di entrata ed uscita scolastica c’è sempre una pattuglia dei vigili urbani”.

Ma a quanto pare non basta ad arginare un fenomeno che sarebbe in crescita al punto che i genitori degli studenti della De Curtis si sarebbero rivolti alla direzione, chiedendo un intervento presso le istituzioni municipali preposte a garantire la sicurezza.

“Siamo certi che la direzione farà la sua parte ma occorre che le istituzioni rispondano con fatti concreti”, commenta la mamma di un bambino rimasto vittima dei ladri di cellulari. Per fatti concreti i genitori degli studenti della De Curtis e i frequentatori del bar poco distante intendono la presenza di costante delle forze dell’ordine, maglio se in borghese, così da beccare sul fatto la banda di microcriminali che avrebbe preso di mira la zona, e l’installazione di telecamere di sorveglianza capaci di controllare l’accesso dell’istituto e tutta la zona che, tra supermercati, bar e farmacie, sembra essere diventata un bersaglio appetibile per microcriminali capaci di colpire e sparire con rapidità grazie alla possibilità d’imboccare immediatamente due agevoli vie di fuga che portano su viale Olimpico e da qui all’asse mediano.

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