Il cardinale Sepe partecipa alla marcia della pace

di Redazione

 NAPOLI. Da oltre dieci anni la comunità di Sant’Egidio, sostenendo il Messaggio del Papa, inizia l’anno con il passo della pace, gridando: “Pace in tutte le Terre” attraverso le oltre 650 manifestazioni del 1 gennaio che si svolgono in tutto il mondo.

A Napoli la marcia della pace, alla quale hanno preso parte numerose persone, è stata organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio in collaborazione con l’Arcidiocesi, con l’ Ufficio Pace Giustizia e Creato e con alcuni movimenti ecclesiali (Associazione Amici del Presepe, Azione Cattolica, Centro la Famiglia, Comunione e Liberazione, Consulta delle Aggregazioni laicali, Cursillos di Cristianità, Movimento Cristiano Lavoratori, Movimento dei focolari, Ordine Francescano Secolare, Ufficio Pastorale Giovanile, Pax Christi, Rinnovamento nello Spirito, Cammino Neocatecumenale, Unioni Cattoliche Operaie).

“La pace non esisterà – ha detto il cardinale Crescenzio Sepe, durante l’omelia della messa celebrata nel pomeriggio di martedì – se non iniziamo da noi a costruirla, a farla respirare in ciò che facciamo e a fecondare la nostra vita che deve essere aperta agli altri, alla solidarietà, al bene comune della comunità”.

“Saremo operatori di pace- ha continuato ancorail vescovo di Napoli che ha preso parte alla manifestazione-se ci educheremo alla pace, se assumeremo un ruolo attivo nel diffonderla nella famiglia, nella scuola, nel lavoro e in tutti quegli ambiti nei quali si svolge la nostra vita anche sociale. La pace, pertanto, è un modo di essere dell’uomo, è uno stile di vita tale da rivestire ogni attimo della nostra vita perché non è possibile avere la pace per i popoli se i gesti della nostra esistenza, anche quelli che possono sembrare i più piccoli e insignificanti, non saranno gesti animati da pace”.

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