Adeguamento Agenzia Impiego: Cella sprona Sagliocco

di Antonio Arduino

Salvino CellaAVERSA. Agenzia per l’impiego la querelle continua, torna alla carica. Il consigliere provinciale e presidente della commissione comunale controllo e trasparenza, chiede al primo cittadino …

… di far rispettare l’ordinanza da lui stesso firmata il 14 ottobre che impone i lavori necessari ad adeguare l’immobile, di proprietà provinciale, all’uso cui è destinato “Le irregolarità verificate dai tecnici dell’Asl Caserta – afferma Cella – non sono state ancora risolte, pur essendo largamente trascorso il tempo concesso dall’ordinanza. Ne viene di conseguenza che il sindaco debba darle seguito procedendo, come si legge nell’atto, a denunciare all’autorità giudiziaria l’inadempienza”.

Ma non basta, per il presidente della commissione comunale controllo e trasparenza la struttura va chiusa. Per Cella il palazzetto di via Pommella non potrebbe in nessun caso ospitare l’agenzia perché fu realizzato per essere destinato ad uso abitativo e non a pubblico ufficio.

Stando alle leggi che regolano la materia due precisi motivi renderebbero, ad oggi, inutilizzabile per l’uso pubblico la struttura. Il primo, perché per poter essere adibita a questo uso il proprietario avrebbe dovuto ottenere l’assenso comunale, dopo avere effettuato il pagamento degli oneri previsti, cosa che non sarebbe mai avvenuta secondo quanto relazionato a suo tempo dall’allora responsabile del settore tecnico comunale Navarra.

Il secondo, perché non sarebbe stato sottoposto ai collaudi necessari a garantire la sicurezza dello stabile, in particolare a quelli di tipo statico, che sono ovviamente diversi per una struttura ad uso pubblico rispetto a quelli per una civile abitazione. Di conseguenza, mancando il collaudo, la struttura non potrebbe comunque essere adibita a pubblico ufficio anche se venisse risolto il problema del pagamento degli oneri e quelli segnalati dai tecnici dell’Asl relativi alla destinazione d’uso dei locali posti nel sottotetto e nel piano ammezzato, la realizzare di un idoneo disimpegno dei servizi igienici destinati a diversamente abili, all’installazione di un impianto di aerazione forzata per assicurare un sufficiente ricambio di aria negli uffici e nella cassa scala nella quale scaricano le unità esterne dei condizionatori in uso alla struttura.

Resterebbe comunque il problema delle barriere architettoniche, dell’assenza di una vera uscita di emergenza, dell’inadeguatezza dei locali al numero degli operatori e di pubblico conseguentemente contemporaneamente presente, in particolare al piano terra.

“Dopo avere toccato con mano, nella veste di consigliere provinciale – ricorda Cella – ho segnalato tutti gli inconvenienti, esprimendo le mie perplessità ai responsabili del settore ma ho ottenuto solo una levata di spalle”. “A questo punto – aggiunge – per tutelare la sicurezza sia degli operatori, sia degli utenti della struttura chiedo al sindaco di intervenire dando seguito all’ordinanza”. “Non si può consentire che un servizio così importante, come quello offerto dall’agenzia per l’impiego che serve non solo la città di Aversa ma anche tutti comuni dell’agro e parte del napoletano, venga erogato in una struttura inadeguata, inidonea e irrispettosa delle norme di legge”, conclude Cella.

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