“Letteratitudini” punta sugli stranieri

di Redazione

 CANCELLO ARNONE. Dopo la lunga pausa estiva, si è riunito il gruppo di Letteratitudini che ha voluto anzitutto festeggiare la coordinatrice Tilde Maisto per lo Scudo di Bronzo …

… che – nell’ambito della 13esima edizione del Premio letterario internazionale di narrativa edita e inedita “Tra le parole e l’infinito” – le è stato conferito di recente a Vico Equense, per il suo libro “Ho bisogno di sognare”. L’ormai consolidato “gruppo di lettura” ha poi deciso di riservare il prossimo appuntamento, previsto per la serata del 15 novembre, al Centenario della morte del poeta Giovanni Pascoli ed il successivo incontro del mese di dicembre ad una tematica storico-filosofica con l’intervento di un esperto.

Ma l’intera programmazione che si snoderà nella prima metà del 2013 sarà tutta dedicata – per unanime volontà degli aderenti a Letteratitudini – ad autori stranieri: Tolstoj, Wilde, Dostoevskij, Moliere, Majakovskij, Cervantes. Così, a cadenza mensile e a partire da gennaio, saranno letti e commentati brani scelti di celebri opere della grande letteratura europea.

Aprirà la sequenza “Anna Karenina”, il romanzo ambientato nell’alta società russa di fine Ottocento, un affresco di incisivo realismo in cui Lev Tolstoij seppe concentrare, nello scenario del conflitto tra il mondo rurale e la vita di città, una fitta gamma di interconnessi fenomeni e ricorrenti tendenze: dalla fedeltà coniugale alla funzione della famiglia, dall’ipocrisia nelle relazioni umane agli scossoni dell’inarrestabile progresso. In febbraio si sfoglierà “Il ritratto di Dorian Gray” col quale Oscar Wilde raccontò le controverse vicende di un uomo catturato dall’impossibile sogno di rendere eterna la sua bellezza, rimanendo infine vittima delle trame da lui stesso escogitate.

 A marzo l’attenzione di Letteratitudini si sposterà sulle pagine di “Delitto e castigo”, per ripercorrere alcuni struggenti passaggi del tormento di Rodka, il giovane studente omicida protagonista della storia raccontata da Fedor Michajlovic Dostoevskij. A seguire, nel mese di aprile, Moliere, pseudonimo di Jean-Baptiste Poquelin – un genio del teatro di tutti i tempi -, spingerà il “gruppo” a fare un tuffo nel Seicento, scandagliando l’aspra critica del commediografo-attore francese alla morale del suo tempo e, particolarmente, la sottile satira che non risparmiò ai medici: “Il malato immaginario” sarà dunque privilegiata fonte di lettura.

A maggio nel salotto di Letteratitudini riecheggeranno i versi di Vladimir Majakovskij, il poeta della rivoluzione russa che mise fine alla sua vita con un colpo di pistola al cuore. Corsia preferenziale non potrà che essere il testamento riconoscibile nel prologo del poema incompiuto “A piena voce”.

Agiugno, a conclusione del ciclo 2012/2013, dominerà il “Don Chisciotte” di Miguel de Cervantes Saavedra, per riscoprire la saggia follia di uno straordinario personaggio che – come scrisse Sansone Carrasco – “fu del mondo, ad ogni tratto, lo spavento e la paura; fu per lui la gran ventura morir savio e viver matto”.

Gli appassionati della lettura e della letteratura che volessero seguire questo percorso possono fin d’ora prendere contatti con la coordinatrice Maisto che sarà ben lieta di ospitare nuovi adepti.

di Raffaele Raimondo

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