Aldrovandi: si scusa con la madre l’agente condannato

di Mena Grimaldi

 ROMA. Avevano scatenato non poca rabbia ed indignazione le esternazioni poco “felici” di Paolo Forlani, che sul social network, Facebook, aveva insultato pubblicamente la madre di Federico Aldrovandi.

Per Forlani, ed altri quattro poliziotti, il 21 giugno scorso, la Cassazione aveva confermato la condanna definitiva a tre anni e sei mesi per la morte di Aldrovandi la sera del 25 settembre 2005 a Ferrara. Da quel giorno il poliziotto si era scagliato contro la madre del ragazzo sul social network.

Ora, però, chiede scusa per le offese ricolte alla madre e lo fa tramite una lettera.

“Voglio chiedere perdonoper quel mio contegno estemporaneo ed assurdo – scrive Forlani – alle persone che ho citato nei miei messaggi. Non è per le conseguenze che potrà portare questo mio atteggiamento che chiedo scusa, ma per la reale presa di coscienza dell’errore commesso qualche giorno fa, unito all’esigenza di riprendere quel contegno silenzioso e rispettoso che ho mantenuto sempre, dal settembre 2005 sino a questi giorni”.

“Dopo il rigetto della Cassazione della scorsa settimana – spiega il poliziotto – e le varie esternazioni mediatiche nei nostri confronti, mi sono trovato in uno stato di sconforto e di smarrimento assoluti che mi ha portato, l’indomani, ad esternare via web commenti e frasi sciagurate, di cui mi vergogno, all’indirizzo di persone direttamente colpite dalla vicenda. Quelle mie espressioni sono state il frutto di una pressione che è gravata su di me per sette anni, durante i quali invano ho cercato di esprimere le mie ragioni. Così dopo l’ennesima e decisiva sconfitta mi sono lasciato andare ad un comportamento irragionevole, in preda alla rabbia verso chi non mi ha mai ascoltato e non ha capito quanto dolore avessi provato per la tragedia che era successa in via Ippodromo rispetto alla quale avevo sempre protestato la mia assenza di responsabilità”.

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