Lite Lusini-Pezzella: la condanna del Pdl

di Redazione

 TEVEROLA. Il direttivo del Pdl, alla luce dell’alterco verificatosi tra il sindaco Lusini e il consigliere di opposizione Pezzella, condanna con decisione l’episodio.

In una nota, i berlusconiani scrivono: “Mai la politica deve abbandonarsi e scadere a questi così bassi livelli. Purtroppo, dobbiamo registrare il perdurare di un clima, all’interno della casa comunale, che obiettivamente alimenta questi deprecabili eventi. L’attuale sindaco è, infatti, categorico nel mantenere una condotta da ‘padre padrone’; obbliga tutti a confrontarsi con un atteggiamento tipico di chi ha come motto ‘Qui comando io’. Lusini, però, non è un luminare della politica, tutt’altro, e nell’esercitare quell’assoluto comando di cui si ritiene investito, inanella errori di ogni tipo e concorre a riscaldare gli animi e a suscitare tensioni. Sarebbe bene, avendo fatto abbondantemente il suo tempo, mentre tutto il mondo attorno è molto cambiato, in peggio, anche grazie al contributo di persone come lui, che si facesse da parte. La sua ritirata, è certo, favorirebbe un clima più sereno e disteso, utile a un confronto politico civile, pacato e costruttivo che è quello di cui Teverola ha bisogno.

E’ singolare, davanti a una vicenda simile a quella che vogliamo stigmatizzare, il ‘non vedo, non sento, non parlo’ dei politici locali che, pure, hanno sostenuto l‘amministrazione in carica e il sindaco Lusini. Il riferimento, puramente casuale, come suol dirsi, è all’onorevole nazionale, a quello regionale e al consigliere provinciale. Furono loro che sostennero il sindaco, accompagnandolo nelle case degli elettori e appoggiando anche, in campagna elettorale, l’iniziativa ‘io non voto’. Sono moltissimi anni, come non ci siamo mai stancati di dire, ora ormai 15, che questa amministrazione di centrosinistra gestisce il potere in modo esclusivamente imprenditoriale.

L’unica politica che si riscontra è quella riguardante il settore dell’edilizia. Non è un caso che le norme in materia di urbanistica a Teverola sono ferme al 1975. E’ ancora in vigore, a riprova di ciò, il vecchio Piano di Fabbricazione. Non esiste alcuno strumento di pianificazione armonica della città, per renderlo più moderna e vivibile. C’è solo tanto spreco di denaro pubblico, come denunciato in altre occasioni. Non vi è confronto con le forze politiche, le associazioni e le organizzazioni, di ogni tipo e natura. Le uniche questioni che possono, semmai, trovare udienza sono quelle che riguardano situazioni personali. I teverolesi sono stati ridotti al rango di sudditi.

Ci auguriamo, in questo contesto, che non si siano sviluppate pratiche di malaffare e di malcostume, perché il rischio delle ‘tre c’: concussione, corruzione, collusione è sempre elevato nel funzionamento della pubblica amministrazione, specie in territori difficili, quali quello del Meridione in generale, della Campania in particolare, del casertano ancora più nello specifico.

Il Popolo della Libertà chiede le dimissioni del sindaco Lusini perché ritiene, in modo convinto, che sia lui la causa del malessere vissuto in paese. In questo momento, calza a pennello la metafora: ‘Non c’è vento favorevole per chi non sa dove andare’. Per questo è necessario che il sindaco si faccia da parte, lasciando che il vento del cambiamento sospinga chi intende avviare una nuova stagione politica, nella quale si riesca ad assecondare ogni fermento di crescita e di sana attività economica e culturale, per la ricerca e il perseguimento di prospettive valide e praticabili, da offrire, soprattutto, ai giovani, ai precari, ai disoccupati e a tutte le famiglie che vivono condizioni di disagio.

A tutte le famiglie di Teverola un cordiale augurio di liete festività con l’auspicio che il 2012 sia un anno sereno e prospero per tutti”.

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