MADDALONI. La maggioranza di Cerreto ha inferto un duro colpo al centro storico della città. Invece di pensare ad uno sviluppo sostenibile, ha approvato la realizzazione di due mega attività commerciali nella area più importante della città.
E lennesimo fallimento di unamministrazione, che, con la scusa di creare posti di lavoro ed economia sul territorio, ha deciso di investire in attività, che porteranno alla chiusura dei piccoli esercizi commerciali del posto. E sleale quello che è stato fatto, soprattutto in un periodo di grande crisi per la sopravvivenza del negozio di vicinato, che mai potrà reggere la concorrenza della politica dei centri commerciali. Viene così colpita la spina dorsale di una parte delleconomia maddalonese, che in alcuni casi si tramanda da generazioni nella vendita al dettaglio. Bisogna, a questo punto, prendere atto che la maggioranza di centrodestra, ha complicato la vita alla piccola imprenditoria locale.
Lo afferma il consigliere Aldo Tagliafierro, che in Consiglio comunale ha ingaggiato un braccio di ferro con il sindaco Cerreto. La sua idea è quella che lo sviluppo del centro storico non passa per le modifiche al Piano commerciale per favorire i grandi insediamenti commerciali. Sono dalla parte continua il consigliere dei piccoli commercianti, ma ritengo che per come è messo il nostro centro storico, la volontà del sindaco e della sua maggioranza finirà per aggravarlo ancora di più. Si è pensato probabilmente solo a cucire su misura un vestito per qualcuno, piuttosto che tutelare il cuore della città che soffre per il congestionamento del traffico e per altri problemi che gli stessi commercianti e i cittadini lamentano da anni.
Non convince nemmeno lappello del sindaco Cerreto sui posti di lavoro cui beneficeranno i cittadini. Da una parte si perderanno e dallaltra si ricaveranno però non si è capito in quale misura. In questa operazione aggiunge Tagliafierro non ci guadagna nessuno. A perderci sarà solo la città. Il vantaggio potrebbe esserci solo per qualche speculazione immobiliare. Ma su questo sarò più preciso quando sarà chiarito dove saranno fatti gli investimenti. Non ne parla lavvocato Tagliafierro, ma è diventato come il segreto di pulcinella. Uno, secondo i bene informati, dovrebbe nascere al posto del Cine Teatro Alambra. Io invece ne parlo apertamente. Anche perché poi il sindaco deve mantenere la sua promessa. Dovrà fa sapere dimettersi se non sarà così. In caso contrario, mi dimetterò io. Gli impegni presi in consiglio devono essere rispettati.
La protesta è già in atto e sono scesi in campo alcuni comitati. Cambiare la destinazione alla zona destinata allattività culturale e ricreativa fa storcere il naso a non pochi cittadini. Ho presentato continua il consigliere – una mozione per tutelare quello che molti già definiscono un pezzo di storia della nostra città. Il palcoscenico del Teatro Alambra è stato calcato da attori, premi Nobel e statisti. Sacrificare la cultura per unattività commerciale incompatibile con il contesto in cui sarà allocata, fa capire adesso le intenzioni di chi governa la nostra città.
In ogni caso lavvocato Tagliafierro non si è detto contrario alla creazione di nuove strutture del commercio. La sua proposta lha fatta. E agli atti e la riprenderemo al momento opportuno anche se è stata del tutto ignorata. Ho proposto conclude via Cancello, dal momento che si parla tanto di rilanciare la periferia della città, che è meta di pellegrinaggio solo in occasione delle elezioni. Poteva essere questa una buona occasione per riconciliare via Cancello al resto della città.