Rifiuti tossici, dissequestrata cava dei fratelli Baiano

di Redazione

 CASTEL VOLTURNO. Il tribunale del Riesame di Napoli, decima sezione colleggio E, mediante il dispositivo numero 27395/2010 ha emesso il dissequestro dell’area definita ex cava di via Napoli dei fratelli Baiano a seguito della decisione presa dai giudici Cosentino, Paola Faillace, Valeria Bove.

Tale decisione è stata assunta il giorno 14 novembre scorso, in seguito alla richiesta dell’avvocato difensore della famiglia Baiano, Luigi Russo di Capua. Il Riesame, in definitiva ha dichiarato insussistenti le ragioni che lo scorso 12 ottobre 2011, comportarono il sequestro preventivo della suddetta area, atto emesso dal Gip di Napoli. In definitiva il tribunale ha ribaltato la precedente ordinanza, in quanto ha riscontrato l’insussistenza del cosiddetto “fumus commissi delicti” basato sulle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia. Nella pronuncia del dispositivo, infatti, il Riesame ha espresso quanto segue: “Questo tribunale non ritiene, per converso che dagli elementi acquisiti emerga il “Fumus commissi delicti” dei reati contestati. Vengono infatti in rilievo dichiarazioni di un collaboratore di giustizia non riscontrate…”.

Anche sulla vicenda del riempimento anomalo o irregolare della cava che ha comportato la riduzione del laghetto, così come paventato dall’accusa e più volte dai media, i fratelli Baiano hanno dimostrato l’insussistenza del reato. Nel dispositivo infatti, viene evidenziato quanto segue: “Al contrario, proprio il “riempimento” costituisce elemento che porta ad escludere la sussistenza del Fumus commissi delicti: dalla documentazione prodotta in udienza dalla Difesa ed allegata alla memoria depositata, risulta infatti, che il riempimento dell’invaso, sostanziandosi in attività di ricomposizione ambientale mediante ripristino realizzato riutilizzando terreni da riporto e o rifiuti inerti, costituisce uno degli obblighi imposti all’esercizio dell’attività di cava effettuata nel sito 1 e per la quale i fratelli Baiano risultano muniti delle autorizzazioni prescritte dalla legge”.Nel dispositivo del Riesame viene menzionato anche il fatto che sulla cava sono stati effettuati dei prelievi e dei monitoraggi direttamente nella falda acquifera sottostante e che il risultato prodotto è stato quello del riscontro della salubrità o potabilità delle acque.

Al riguardo i fratelli Baiano hanno rilasciato una dichiarazione a caldo: “Tale dispositivo ci gratifica e smentisce i nostri accusatori. Una volta per tutte anche noi possiamo dire: per la famiglia Baiano, la giustizia trionfa! Inoltre abbiamo qualche perplessità ora più che mai sulle pregresse analisi espletate senza la nostra presenza o la collaborazione di un chimico di parte. Siamo disponibili da sempre a dimostrare la nostra onesta nelle sedi opportune”.

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