Strage di Ustica, ministeri condannati a maxi risarcimento

di Mena Grimaldi

Il relitto dell'aereo precipitato a UsticaPALERMO. Omissioni e negligenze. Sono queste le motivazioni per le quali i ministeri dei Trasporti e Difesa sono stati condannati dal Tribunale Civile di Palermo al risarcimento di oltre cento milioni di euro per 81 parenti delle vittime della strage di Ustica.

Il Tribunale, ricostruendo i fatti accaduti la sera del 27 giugno 1980, ha ritenuto responsabili i ministeri per non avere garantito la sicurezza del volo civile della compagnia aerea Itavia, ma anche per l’occultamento della verità con depistaggi e distruzione di atti.

Per i parenti delle vittime del DC9, difesi dagli avvocati Alfredo Galasso, Daniele Osnato, Massimiliano Pace, Giuseppe Incandela, Fabrizio e Vanessa Fallica, Gianfranco Paris, quella del giudice Paola Protopisani è stata una sentenza storica.

“Auspichiamo vivamente – proseguono gli avvocati – che chi di dovere, nell’ambito delle proprie attribuzioni parlamentari, avvii ogni opportuna, ed a questo punto indefettibile, azione nei confronti della Francia e degli Stati Uniti affinché sia finalmente ammessa, dopo più di un trentennio, la responsabilità per il gravissimo attentato”.

I legali auspicano, inoltre, che “in concomitanza della caduta del regime di Gheddafi, la nazione sia direttamente informata del contenuto degli archivi dei servizi segreti libici nei quali si ha ragione di ritenere che siano contenuti ulteriori documentazioni rilevanti sul fatto. E ciò consentendosi un accesso diretto da parte dell’Italia senza alcuna manomissione”.

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