Sarah, Cassazione chiede conferma del carcere per Sabrina e Cosima

di Mena Grimaldi

Sabrina MisseriCosima SerranoTARANTO. Il sostituto procuratoregenerale della Cassazione, Vito Monetti, ha chiesto il rigetto dei quattro ricorsi presentati dai difensori di Sabrina Misseri e Cosima Serrano.

A questo punto, se i giudici della Corte accoglieranno la sua richiesta, madre e figlia, accusate dell’omicidio di Sarah Scazzi avvenuto il 26 agosto 2010 ad Avetrana, dovranno restare in carcere. I ricorsi presentati dai legali delle due imputate miravano essenzialmente ai reati di sequestro di persona e concorso in omicidio, contenuti nelle misure emesse dal gip di Taranto, Martino Rosati. Franco Coppi, legale di Misseri, ha dichiarato: “Adesso è tutto nelle mani dei giudici. Noi abbiamo sostenuto le ragioni di Sabrina e abbiamo fatto tutto quello che ritenevamo giusto.

L’alibi di Sabrinaè consacrato da una serie di telefonate che lei aveva in corso per organizzare una gita al mare: i tabulati certificano queste chiamate nei momenti in cui, secondo l’accusa, veniva uccisa la povera Sarah Scazzi”. La decisione della Cassazione dovrebbe arrivare nelle prossime ore.

Intanto, nella mattinata di lunedì, Sabrina ha ricevuto in carcere il diploma di parrucchiera, corso che aveva iniziato circa tre mesi fa organizzato da un’associazione di volontariato per le giovani detenute. La ragazza, però, non si è presentata alla cerimonia ufficiale di consegna per evitare la flotta di giornalisti e fotografi presenti.

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