Berlusconi soddisfatto: “Manovra equa, ha ridotto i costi della politica”

di Mena Grimaldi

Silvio BerlusconiROMA. “Questa manovra per la prima volta nella storia della Repubblica haridotto i costi della politica, tagliando moltissime poltrone. Sono soddisfatto perché si tratta di una manovra più equa”.

E’ così che Silvio Berlusconi ai microfoni di Studio Aperto commenta le modifiche apportate alla manovra dopo il vertice tenutosi ieri ad Arcore. “La manovra – sottolinea il premier – è stata varata alla viglia di Ferragosto in meno di 4 giorni. Nessun governo europeo sarebbe riuscito a varare una manovra del genere in così poco tempo”. Berlusconi, inoltre, ricorda di aver detto che “la manovra sarebbe stata migliorata successivamente e credo che il fatto di avere lavorato ad agosto, senza praticamente aver fatto ferie, abbia portato al risultato di una manovrapiù equa e sostenibile”.

Il premier rivendica con soddisfazione di essere riuscito a eliminare il contributo solidarietà: “Avevo detto di avere il cuore che grondava sangue perché da sempre avevo promesso che mai avrei messo le mani nelle tasche degli italiani”. Il contributo è stato abolito e “sono riuscito ad ottenerlo trovando altre forme di risparmio”. Ora in”Parlamento tocca all’opposizione – dichiara Berlusconi –e se ci sarà l’accordo con una maggioranza dei due terzi, potremo arrivare in poco tempo ad approvare la riduzione del numero dei parlamentari e l’abolizione delle Province”.

Quanto alla solidità della maggioranza, l’accordo sulla manovra ”conferma lacoesione della maggioranza”, ha sottolineato il premier definendo ”romanzi d’agosto” quelli sui ”sui rapporti tra me e Tremonti. La realtà e quasi sempre diversa” da come viene raccontata dalla stampa. ”L’apertura della Lega è stata positiva. La nostra determinazione è assoluta, perché i costi della politica sono forti e per questo siamo grati al senso di responsabilità della Lega”. Insomma, ”disponiamo di una maggioranza e abbiamo la coesione per approvarla,auspichiamo– ha ribadito -che l’opposizione cambi il suo comportamento e possa unirsi a noi, siamo aperti anche se già stamane sui giornali hanno aumentato le critiche, come al solito”.

E proprio sulle modifiche alla manovra non si fa attendere il commento del segretario nazionale del Pd, Pier Luigi Bersani “la giustizia di Arcore e di Bellerio è dunque la seguente:non si può rompere il patto con gli evasori fiscalie gli esportatori illeciti di capitali, ma lo si può rompere conchi è stato tanto fesso da servire il Paese facendo il militare o da studiaree poi riscattare di tasca propria la laurea. Dopo il patto di Arcore, i conti della manovra del governo tornano ancora di meno e le ingiustizie pesano ancora di più”. Il leader dell’ Idv,Antonio Di Pietro, che ha presentato al Senato la ‘contromanovra’ del partito, sottolinea: “La maggioranza è entusiasta della sua manovra?Anche Nerone era entusiasta, rideva e cantava mentre Roma bruciava. E intanto è l’Italia degli onesti a pagare una manovra inequa e per Italia dei valori invotabile”.

Il segretario dell’UdcLorenzo Cesaafferma: “Siamo molto perplessi rispetto a una manovra cherinvia furbescamente quegli atti di coraggio che servono al paese, a partire dall’abolizione delle province, e che ha coperture molto incerte. Lavoreremo in Parlamento perche’ questo pateracchio non crei ulteriori danni al paese”.

Ma di fronte alla critiche dell’opposizione il segretario del Pdl,Angelino Alfano, dichiara: “Ci auguriamo chela parte più responsabile delle opposizioni faccia prevalere l’interesse del Paeserispetto a divisioni e polemiche che gli italiani, giustamente, non comprenderebbero. Il vertice di ieri – prosegue Alfano in una nota – è un successo della coalizione di governo, che ha dimostrato ancora una volta di essere solida e capace di trovare una convergenza politica e di mantenere il patto con i cittadini perché la manovra non agisce sulla leva fiscale, evitando ulteriori gravami a carico dei contribuenti”.

Sonocirca 1.300 gli emendamenti alla manovra, presentati in commissione Bilancio al Senato, che inizierà le votazioni a partire da domani. Lo afferma il relatore dalla manovra di Ferragosto, Antonio Azzollini, che assicura il rispetto dei tempi previsti per licenziare il provvedimento, se necessario anche con sedute notturne. Quanto alle norme che entreranno nel provvedimento, frutto degli accordi raggiunti all’interno della maggioranza ieri, il relatore assicura che le novità, in materia di riscatto degli anni dell’università del servizio militare, non avranno alcun effetto dal punto di vista economico: ”Nessun diritto sarà toccato, rispetto al conteggio degli anni, al fine degli emolumenti pensionistici”. Le modifiche, quindi,riguarderanno solo il periodo di anzianità per il pensionamento.

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