Licenziata da scuola privata, marito aggredisce con machete il titolare

di Nicola Rosselli

 SANT’ARPINO. Voleva punire il licenziamento della moglie, docente in una scuola parificata di Sant’Arpino, a colpi di machete.

Per fortuna la vittima se l’è cavata con lesioni guaribili in quindici giorni. La storia ha avuto inizio in una strada di Sant’Arpino, dove G.I., 58 anni, originario di San Cipriano d’Aversa, incensurato, avrebbe affrontato P.M., 40 anni, del luogo, per chiedergli conto del licenziamento della moglie, insegnante presso un istituto scolastico parificato di cui la famiglia della vittima è titolare.

Ad un tratto, dalle parole si è passatI alle vie di fatto e il presunto aggressore avrebbe impugnato un machete cercando di colpire l’aggredito. Quest’ultimo si è difeso, fino a quando è riuscito a fuggire anche grazie all’aiuto di alcuni passanti che lo hanno soccorso e trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Aversa, mentre l’aggressore faceva perdere le proprie tracce. Al nosocomio normanno, l’uomo veniva medicato e dichiarato guaribile in quindici giorni.

Della vicenda venivano avvertiti anche i carabinieri del reparto territoriale di Aversa, agli ordini del tenente colonnello Francesco Marra e del capitano Domenico Forte, che hanno ascoltato la vittima, riuscendo a ricostruire la dinamica dell’episodio. I militari, in collaborazione con i colleghi della stazione di Sant’Arpino, hanno verificato la corrispondenza al vero di quanto raccontato dal ferito e hanno provveduto a denunziare a piede libero G.I. all’autorità giudiziaria con l’accusa di lesioni e violenza privata.

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