Anche il Pd partecipa alla Commissione Pari Opportunità

di Redazione

 ORTA DI ATELLA. “L’adesione del Partito Democratico alla Commissione Pari Opportunità istituita dall’amministrazione comunale di Orta di Atella …

… nasce dall’esigenza e dal dovere di essere dalla parte delle fasce più deboli della società ma anche per far sentire la propria voce in una società dove le ‘opere buone’ sono spesso una sorta di scarico di coscienza per l’implicito senso di colpa provocato dall’esaltazione egoistica”.

Lo afferma Antonietta Adamo, segretaria del circolo ortese del Pd. “Si assiste, il più delle volte, – continua Adamo – allo sperpero di denaro pubblico per feste occasionali che si svolgono in particolari giorni dell’anno come durante il Natale, il Carnevale e così via, che si esauriscono in un giorno e non migliorano la qualità della vita delle persone disagiate. Qualsiasi intervento, anche se apprezzato, rischia di venire vanificato nel tempo se non viene programmato a medio-lungo termine, se non se ne garantisce la stabilità e una soluzione di continuità. Se si vuole uscire dalla retorica della solidarietà c’è bisogno di una nuova cultura che non badi solo ad aiuti materiali ma soprattutto che si avvalga di metodi originali di relazione sociale che diventi un nuovo stile di vita. Ciò vale soprattutto per gli immigrati, disabili, anziani e così via. I problemi legati alla condizione delle persone emarginate sono declinati spesso come problemi tecnici o di natura assistenziale quasi sempre invece, essi insorgono e si mantengono all’interno delle relazioni sia di carattere interpersonale che socio-culturale”.

“Per questa ragione – aggiunge la segretaria del Pd e componente della commissione – è importante mettere in atto strategie di accoglienza e inclusione che superino la logica emergenziale della risposta minima. Il Pd, fedele ai principi ispiratori che lo portano a lottare per la legalità e i diritti dei più deboli, darà il proprio contributo se si riaffermeranno: l’universalità dei diritti, da cui discende il riconoscimento delle pari opportunità nell’accesso ai servizi; il principio della partecipazione attiva quale connotato essenziale della cittadinanza sociale di ogni persona; la prospettiva interculturale per rimuovere pregiudizi, stereotipi e discriminazioni tra le persone; promozioni di uguaglianza come giustizia e inclusione sociale e la gestione delle differenze che sempre più reclamano riconoscimento e diritto di esistere per contare”.

E infine Adamo, a nome del circolo, lancia un appello per la riqualificazione del territorio ortese: “Un appello per un territorio deturpato – dice – che necessita di cambiamenti strutturali a beneficio delle fasce sociali più deboli, come l’abbattimento delle barriere architettoniche, spazi di socializzazione per i giovani ed anziani, itinerari sicuri e protetti”.

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