Sequestri in zona Astragata, Pdl accusa la maggioranza

di Redazione

 ORTA DI ATELLA. Tre spunti di riflessione da parte del Popolo della Libertà alle forze politiche ortesi ma soprattutto ai concittadini circa gli ultimi accadimenti ad Orta di Atella. In primis, il sequestro dei fabbricati abusivi in località Astragata.

“L’amministrazione comunale, attualmente in carica, sapeva? – si chiede il Pdl – Qual è il comune denominatore di questo sistema politico-amministrativo? Da una citazione: (…) dal letame possono nascere i fiori? 15mila manufatti abusivi e circa 30mila richieste di condono edilizio. Sono 25 le famiglie senza tetto e 125 gli alloggi uso ufficio (80 mq circa più box auto) di cui parte già ‘venduti sulla carta’ e i restanti in via di completamento: questo il bilancio parziale del maxi sequestro seguito all’operazione ‘mattone Selvaggio’ dei carabinieri di Aversa lo scorso 26 ottobre in località Astragata. Uno scenario a dir poco sconvolgente considerando che oltre ai 150 appartamenti sequestrati si apprende, da una relazione dei commissari prefettizi già menzionata dalla stampa, di altri 5mila appartamenti costruiti sulla base di speculazioni edilizie.

A questo poi si aggiunge la chicca dell’amministratore cittadino Angelo Brancaccio (sindaco di Orta ormai dal lontano ’93 con un breve intervallo 2005-2008 dell’allora definito traghettatore e continuatore Salvatore Del Prete, sindaco fino allo scioglimento dell’amministrazione comunale per infiltrazioni camorristiche ed ora a capo di Alleanza di Centro felicemente ri-alleato con il suo predecessore e mentore dei Popolari per il Sud) che, in un articolo pubblicato sul quotidiano ‘Il Mattino’ in data 27 ottobre, prende quasi le distanze dalla gravosa situazione sottolineando di non voler essere capro espiatorio di un sistema in cui sono coinvolte trasversalmente tutte le forze politiche e, dichiarando intransigenza per il futuro, spiega di concessioni già revocate dall’ufficio tecnico. Ci chiediamo a questo punto: Non è, forse, troppo tardi per l’intransigenza ? E chi sono gli artefici di tale sistema? E ancora, come è possibile che l’amministrazione comunale, pur avendo avuto una sua continuità nel corso delle legislature, non abbia mai condotto, coadiuvata dall’ufficio tecnico, accertamenti preposti ad evitare di ‘salire sulle ruspe’?. E’ pur vero che le 25 famiglie scosse dal maxi sequestro (ancora residenti nelle abitazioni sequestrate grazie alla clemenza del magistrato che ha invitato tutti a prendere coscienza giuridico-amministrativa della situazione) in fase pre-elettorale furono invitate dall’amministratore condominiale a mantenere calma e tranquillità perché dopo le elezioni ‘le cose sarebbero state regolarizzate’ e, dopo l’operazione ‘Mattone Selvaggio’, lo stesso amministratore si è ripresentato, con una figura legale al fianco, rassicurando che il ‘tutto si sarebbe risolto in una bolla di sapone’.

E ancora ci interroghiamo circa le concessioni edilizie, già approvate, relative ai lotti di terreno che si estendono alle spalle del bar Beautiful in località Astragata; forse l’amministrazione ha operato spreco di atti concedendo licenze che non vedranno mai edifici o in realtà dobbiamo aspettarci ancora nuove costruzioni e quindi il riproporsi del problema tra qualche anno? E, giusto per sfiorare l’inverosimile, due parole circa l’esposizione mediatica sulle reti locali e web degli alloggi uso-ufficio spacciati per vere e proprie abitazioni che la Polar Costruzioni ad opera del responsabile commerciale continua a pubblicizzare come ‘la casa dei sogni situata nel giardino dell’Eden’, difficile da riconoscere anche per chi da Orta ha avuto i natali”.

Per concludere, alla luce di quanto accaduto e di quanto appreso dalla stampa locale e dal web in merito ad un incontro che ha coinvolto tutte le forze politiche del centrodestra, il gruppo consiliare del Pdl nella persona del capogruppo Domenico Damiano e dei consiglieri Ermanno Vincenzo Guido, Carlo Cioffi e Stefano Minichino prende le distanze da quello che definisce “lo pseudo-coordinamento del Pdl che ha partecipato alla riunione”, invitandolo ancora una volta a dichiararsi dimissionario, e soprattutto dichiara di prendere le distanze “da un sistema (Popolari per il Sud, Alleanza di Centro, Nuovo Psi) che attraverso un’attenta e adeguata politica amministrativa poteva evitare che nel corso degli anni maturasse questo scempio ambientale e morale”.

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