Fini apre il meeting di Fli: “Abbiamo obiettivi ambiziosi”

di Redazione

Gianfranco FiniPERUGIA. In una sala gremita di 5mila persone al capannone della fiera di Perugia,sulle note dell’Inno d’Italia, si è aperta la due giorni di Futuro e Libertà, il nuovo partito di Gianfranco Fini.

Luca Barbareschi sale sul palco per presentare il manifesto dei futuristi, saluta la platea con un sonante “ciao” e lancia un video con le musiche di Ennio Morricone: ”Amiamo la nostra Patria…”. ”Vogliamo un’Italia tollerante ed accogliente, che crede nel limite della responsabilità. Vogliamo un’Italia in cui cittadini che fanno il proprio dovere godano di diritti certi. n’Italia protagonista, competitiiva nel mondo…”. Nel leggerequestipassi del Manifesto, Barbareschi viene interrotto prima da un fortissimo scroscio di applausi quando sullo schermo appaiono le immagini di Falcone e Borsellino e poi da un momento di commozione.

FINI: “ABBIAMO OBIETTIVI AMBIZIOSI”. In mezzo alla folla, dal corridoio centrale, in un’ondata di applausi, sulle note di ‘C’era una volta in America’ di Morricone, entra in sala Fini. E, a sorpresa, prende la parola, quasi un’anteprima dell’intervento in programma domenica mattina: “Quello di oggi – dice il presidente della Camera – è davvero un momento unico e irripetibile, dimostra che in Italia c’è ancora la possibilità di una politica fatta unicamente di un ideale, senza interessi e carrierismi, all’insegna del bene comune”. “Non ci limiteremo a vivere di rendita”, assicuraFini.”Abbiamo obiettivi ambiziosi e sono possibili. Nessun traguardo può essere precluso grazie all’impegno e alla passione di chi crede nella politica fatta per ideali”. Al termine dell’intervento, Fini si è seduto in prima fila, accanto alla compagna Elisabetta Tulliani.

BOCCHINO: “FINI PROTAGONISTA DELLA TERZA REPUBBLICA”.“Oggiè una giornata di grande svolta per la politica italiana. Tu, caro Fini sarai il principale protagonista della Terza Repubblica, costruendo un nuovo centrodestra”. Queste le parole che il capogruppo di Fli, Italo Bocchino, scandisce dal palco. “Con la sua candidatura hai certificato alla fine del ’93 la fine di un processo storico e l’inizio di un altro. Oggi – continua Bocchino infiammando la platea – di fronte a questa partecipazione e a questa passione sei qui a certificare la fine di un percorso durato 17 anni, che si conclude in maniera irreversibile”. “Noi – prosegue Bocchino rivolgendosi a Fini – ti chiediamo di costruire un nuovo centrodestra, un vero centrodestra senza bava alla bocca e solo tu puoi rappresentarlo, avere coraggio, mostrare lo stesso coraggio di puntare il dito contro un’ingiustizia che non appartiene alla politica”.

VIESPOLI: “NON SIAMO UNA DESTRA ORNITOLOGICA”. “Si continua a parlare di falchi e colombe, ma noi non siamo mica una destra volatile, ornitologica, siamo un movimento al servizio dell’Italia di tutti coloro che vanno al di là del centro, della destra e della sinistra e che guarda alla parola solidarietà come simbolo di una nuova coesione nazionale”. Lo ha detto il presidente dei senatori di Fli, Pasquale Viespoli, nel suo intervento. Viespoli ha aggiunto che stella polare dei futuristi e’ un federalismo “che non significa egoismo territoriale ma guarda al bene della comunità nazionale”. Altro punto cardine “la centralità del Sud in un’Europa che grazie al nostro Mezzogiorno può trarre dal Mediterraneo le ragioni di un nuovo sviluppo:è questa – ha detto Viespoli – la sfida comunitaria e la sfida della politica”.

URSO: “NOSTRO MANIFESTO DEDICATO AI VERI EROI”. Il manifesto di Fli “lo dedichiamo agli eroi veri, come Giorgio Ambrosoli” ma anche a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Lo ha detto il coordinatore di Fli Adolfo Urso che nel suo intervento ha aggiunto che il documento con i valori cardine del nuovo movimento vanno dedicati anche ad altri grandi italiani come “i nostri alpini in Afghanistan, ai missionari in Africa e ai francescani d’Assisi”. Vogliamo un’Italia unita che sappia confrontarsi anche su nuovi canali come il web”, ha ribadito il viceministro, concludendo che occorre creare un ”partito nuovo, non elezioni anticipate, ma una svolta, un colpo d’ala una nuova componente politica”.

SCENOGRAFIA E GADGET. Sei maxischermi in cui sono proiettati il simbolo e slogan del movimento finiano: l’effetto è suggestivo e concentra tutta l’attenzione della sala di Bastia Umbra sulla piccola tribuna allestita pergli interventi. Davanti all’ingresso sono stati allestiti stand con gadget e materiale promozionale di Fli: tra quelli più richiesti c’é una maglietta stile ‘Warhol’ che ritrae Fini mentre mostra il dito a Silvio Berlusconi durante la Direzione Nazionale del Pdl ad aprile di quest’anno al di sopra della scritta “Che fai, mi cacci?”. Molto richieste anche le magliette ed i cartellini con il nuovo simbolo del movimento politico del presidente della Camera ma il materiale è ancora in stampa dato che il marchio é stato presentato soli pochi giorni fa.

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