Berlusconi: “Penso che otterremo una buona fiducia”

di Redazione

Silvio BerlusconiLISBONA. Dal Portogalloil premier Silvio Berlusconi dice che nessuno lo fermeràdal tornare a chiedere il voto agli italiani se Camera e Senatonon gli confermeranno un pieno mandato a governare e a fare le riforme.

E intende vincere, fa sapere a Fini, Casini e a tutti gli altri, “anche con un’alleanza di vero centrodestra”. “Accetta domande sull’umidità?”, chiede ironicamenteun cronista a Berlusconi riferendosi ad una recente battuta del premier che, ad una domanda su Fini, aveva risposto: “Dell’umidità parliamo un’altra volta”. Ma invece questa volta si sbottona e, dopo aver parlato dei temi del vertice Nato e degli accordi storici sul nuovo concetto strategico dell’Alleanza, sui rapporti Nato-Russia, sull’exit strategy dall’Afghanistan, affronta le questioni politiche italiane.

Sul consiglio di Umberto Bossi di andare alle urne anche dopo aver avuto la fiducia glissa: “Non l’ho ancora ascoltato. Ma ho le idee chiarissime. Penso che avremo una buona fiducia, con buoni numeri che ci dovrebbero consentire di governare”, approvando cioè quelle riforme “che il Parlamento, con la fiducia che votata recentemente, ci ha dato l’ordine di realizzare”. Quindi l’avvertimento: nessun governo tecnico, né Berlusconi-bis, né alchimie diverse. “Se sarà possibile continueremo. Altrimenti credo che nulla possa opporsi al ritorno dagli elettori”. Nulla, dice il premier, intendendo certo anche ‘nessuno’. “Con tutte le notizie e i sondaggi veri che abbiamo – garantisce – noi avremo una ottima affermazione sia per quanto riguarda la Camera che per quanto riguarda il Senato”. Anche senza Fini? “Anche con un’alleanza che sia di vero centrodestra…” risponde. Una affermazione che il ministro della Difesa Ignazio La Russa, seduto accanto al Cavaliere, commenta così: “A buon intenditor…”.

Berlusconi non si sente affatto incompreso in patria. “Io incompreso? No… – risponde ad una domanda – L’ultimo sondaggio mi dà al 56% del gradimento. Sono il primo in Europa per l’apprezzamento del suo popolo. Semmai sono incompreso solo da coloro che hanno capito che la mia presenza in politica è un ostacolo insormontabile per consentire alla sinistra di tornare al potere”. Gianfranco Fini lo fa ballare? “Sono sereno – fa sapere il Cavaliere- C’è da capire solo che dovremmo essere responsabili e mi sembra che si stia cominciando a capire che bisogna essere responsabili”.

E sul caso del ministro Mara Carfagna che minaccia di dimettersi, commenta: “Non mi ha fatto tribolare. – minimizza – E’ una cosa a cui non annetto particolare difficoltà. Semmai mi ha fatto stropicciare gli occhi il fatto che i principali giornali italiani nel giorno dell’approvazione della Finanziaria con 62 voti di maggioranza e nel giorno di questo storico vertice della Nato abbiano titolato a piena pagina sulla signora Carfagna”. “Signora”, la chiama con distacco, per poi aggiungere un freddo: “E finiamola qui”.

Accanto al premierresta impassibile il ministro degli Esteri Franco Frattini, che proprio da Lisbona, sul caso Carfagna,aveva detto: “Mara non pone questioni personali, ma di principio. La si deve ascoltare”.Dall’altro si accalora il ministro La Russa, indicato dalla Carfagna come uno dei responsabili della situazione del Pdl in Campania (la Carfagna non accetta l’ipotesi di far gestire il termovalorizzatore ai Comuni, ndr.). “Il gossip anche a Lisbona è un po’ troppo” dice La Russa. Ma Berlusconi pare di ottimo umore: sfodera i suoi risultati e le sue sicurezze in vista del 14 dicembre, il giorno clou della fiducia alle Camere. “Non punto a due o tre voti, ma ad una maggioranza per governare”, sottolinea il presidente del Consiglio.

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