Pugno nella Metro, infermiera resta grave

di Redazione

un fotogramma della liteROMA. Resta in condizioni critiche ma stabiliMaricica Hahaianu, l’infermiera romena di 32 anni finita in coma dopo una banale lite per una fila alla fermata Anagnina della metro di Roma.

La donna è caduta violentemente al suolo dopo essere stata colpita con un pugno da Alessio Burtone, 20 anni, ora agli arresti domiciliari con l’accusa di lesioni personali aggravate.

Burtone è stato fermato da un sottufficiale della Capitaneria di porto, Manuel Milanese, 26 anni, che ha bloccato l’aggressore. “Mi è scattato l’istinto e dentro mi sono detto: “Bisogna che lo fermi”. Davanti a casi del genere non ci si può girare dall’altra parte”, ha detto al Messaggero Milanese. “Ma non penso di aver fatto nulla di eroico. Mi sono semplicemente comportato da cittadino e da agente di pubblica sicurezza”, ha continuato Milanese, secondo il quale quando Burtone “ha visto la ragazza ha detto che forse faceva finta. Era sicuramente in imbarazzo, incredulo. Magari si stava appena rendendo conto di essersi messo nei guai”.

ALEMANNO: “AZIONI DA CENSURARE, ALTRE DA VALORIZZARE”. Reazioni diverse che il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha tenuto da una parte a censurare e dall’altra a valorizzare. Per i passanti indifferenti, “ho contato almeno tre persone che sono passate vicino all’aggredita senza intervenire, mentre altri camminavano poco lontano dal corpo riverso al suolo”, ha detto il sindaco, minacciando una denuncia contro ignoti per omissione di soccorso. Per il sottoufficiale della Capitaneria di Porto, il primo cittadino di Roma ha proposto che gli venga conferita una benemerenza al valor civile. “Il coraggio e lo spirito di servizio di questo militare dimostrano – ha detto il sindaco – che esistono cittadini ben diversi da quelli che, sia pure per un solo minuto, hanno ignorato la donna che giaceva in terra ferita senza prestarle soccorso”.

UN COMMERCIANTE: “SE L’E’ CERCATA”. Ma quella dell’Anagnina è una zona considerata il crocevia per tanti stranieri, soprattutto romeni, che qui arrivano con i pullman dal proprio Paese. Al capolinea della metro, fin dall’alba, passano molti extracomunitari che vivono nella periferia della capitale e prendono la metro per andare a lavorare in centro. E i romani lo ammettono, la considerano una “zona franca” e spesso hanno paura. “La gente ha paura di reagire perché poi – ammette una cittadina – rischia la propria vita immischiandosi. Non si può vivere così”. E tra i commercianti c’è anche chi sostiene che lei, la donna finita in coma “se l’è cercata”. “In 60 anni non avevo mai visto una donna picchiare un uomo. – ha detto un commerciante della stazione – È deplorevole, ha cominciato lei”.

IL LEGALE DI BURTONE: “RISCHIA 12 ANNI”. “Ha commesso un fatto gravissimo e deprecabile, verrà condannato ad una pena severa e se la ragazza avrà subito danni permanenti rischia fino a 12 anni di reclusione, ma Alessio non è tanto preoccupato per la condanna quanto per la salute della donna. Anche se questo non giustifica il gesto, ma se la ragazza non l’avesse seguito forse questo non sarebbe successo”. L’avvocato Fabrizio Gallo, difensore di Alessio Burtone, il giovane romano che venerdì scorso ha aggredito una donna in metro a Roma causandole un grave trauma cranico, insiste nelal ricopstruzione del diverbio che ha preceduto l’aggressione. “Il proprietario del tabacchi della stazione sostiene che la ragazza, dopo un diverbio sull’acquisto del biglietto, ha iniziato a prendere a schiaffi e a calci Alessio all’interno della tabaccheria, tant’è che il ragazzo per evitare conseguenze le ha detto che non la conosceva e che avrebbe dovuto smetterla. A quanto dice il proprietario del tabacchi, e il ragazzo stesso, Alessio è uscito dalla tabaccheria, mentre Maricica lo ha seguito inveendo contro di lui” prosegue. Infine, il legale descrive l’attuale disperazione del giovane: “Chiaramente il ragazzo al momento non si è reso conto della gravità delle lesioni causate nei confronti dell’infermiera e da ieri piange nella sua abitazione, è costernato, pentito e preoccupato per le condizioni di salute dell’aggredita. Ieri tramite i media ha chiesto formalmente scusa alla ragazza che ieri è uscita dal coma”. L’avvocato dice che Butrone si scuserà pubblicamente anche attraverso la stampa rumena.

LA STAMPA RUMENA. La stampa romena riprende dai media italiani la notizia sulla connazionale aggredita. “Sotto gli occhi indifferenti degli italiani, un’infermiera romena finisce in coma”, scrive il quotidiano Evenimentul zilei. “Gli italiani che si trovavano in quel momento nella zona, non sono intervenuti, passandole vicino indifferenti, mentre lei era per terra in stato di incoscienza”, scrive il giornale. Il quotidiano Gandul online ricorda che la donna è stata trasferita in ospedale e l’aggressore fermato dai carabinieri. Notando che la notizia ha fatto il giro dell’Italia, il sito adevarul.it, riporta anche la dichiarazione fatta a Pechino dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno: “Vedrò questo video e se ciò che mi hanno detto è vero mi rivolgerò all’autorità giudiziaria per una denuncia per omissione di soccorso contro ignoti”. Sui giornali romeni online, la notizia è accompagnata dal video dell’incidente, come ripreso dalle camere alla stazione di Anagnina.

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