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Gb, Imam: “Lo stupro all’interno del matrimonio non è violenza”
LONDRA. Lo stupro all’intero del matrimonio? E’ “impossibile”, secondo Maulana Abu Sayeed, presidente dell’Islamic Sharia Council in Gran Bretagna, ilreligioso che gestisce la rete di corti islamiche più vasta del Regno Unito.
Abu Sayeed ha poi spiegato che “la Sharia considera lo stupro come adulterio forzato. Se la donna è moglie, non si può definire stupro. E’ biasimemvole, ma noi non lo classifichiamo come violenza carnale”. “Dopo le nozze vi possono essere aggressioni e attività indecenti, ma non lo stupro”, ha ribadito più volte Maulana Abu Sayeed. “Quando due persone si sposano, alla base vi è l’accettazione dei rapporti sessuali, quindi non ci può essere nulla contro il sesso all’interno del matrimonio. Certo – ha poi chiarito per smorzare i toni – se avviene senza il consenso della donna non è cosa buona, non è raccomandabile”.
L’interpretazione della legge islamica ha suscitato numerose reazioni. Duro il commento di Dave Whatton, capo della polizia del Cheshire e portavoce dell’Association of Chief Police Officers. “Sappiamo – ha dichiarato – che la maggioranza degli stupri avviene per mani di conoscenti o di mariti e conviventi. Il fatto che la sharia non si debba sostituire alla legge britannica è un principio fondamentale. Rilasciare dichiarazioni di questo tipo mina alla base il nostro lavoro”.
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