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Cile, i primi minatori dimessi dall’ospedale: tornano a casa
SAN JOSE’. L’attesa è finita. Tre dei minatori estratti dalla miniera di San Josè, in Cile, possono finalmente tornare a casa, dopo essere stati dimessi dall’ospedale della città dove erano stati ricoverati per alcuni controlli.
La maggior parte dei loro colleghi dovrebbe invece lasciare la struttura sanitaria nelle prossime ore. Nel nosocomio resteranno solo in quattro, le cui condizioni sono più serie, ma in via di miglioramento.
Iprimi fortunati sono Edison Pena, Juan Illanes e il boliviano Carlos Mamani, l’unico operaio non cileno dei 33. Bombardati da flash e inseguiti dalle telecamere, in mezzo a una cortina di persone, i tre uomini hanno lasciato l’ospedale inseguiti da centinaia di giornalisti. “Non pensavo che sarei tornato”, ha detto Pena. “Siamo stati molto male. Speriamo che quanto è successo non capiti mai più perché è stata un’esperienza molto dura. Grazie per aver creduto che eravamo vivi”.
Altri ventisei minatori dovrebbero lasciare l’ospedale nella giornata di venerdì. In quattro, invece, dovranno aspettare a tornare a casa. Tre di loro sono stati operati mercoledì in anestesia generale per un’infezione, ma lo stato post-operatorio, hanno assicurato i medici, “è molto buono”. L’ultimo, il decano Mario Gomez, 63 anni, già affetto dalla silicosi per i tanti anni trascorsi nelle miniere, ha una polmonite acuta, ma sta reagendo in modo “straordinario” agli antibiotici.
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