Napolitano alle donne: “Abbiamo bisogno di loro e del loro talento”

di Emma Zampella

 ROMA. “Le donne di domani rappresentano una ragione di speranza e di fiducia per il nostro Paese e, in questo momento, abbiamo bisogno”.

Così il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inaugurato stamane, in occasione della giornata istituzionale della donna, la cerimonia di festeggiamenti. Cerimonia che ha visto partecipe anche il ministro delle Pari Opportunità, Mara Carfagna, e il ministro per la gioventù, Giorgia Meloni. L’attenzione quest’anno è stata rivolta alle bambine e alle giovani ragazze quelle che saranno le future donne del mondo. Riconoscimenti particolari saranno conferiti nei confronti di quelle donne che si sono distinte nel proprio ambiente lavorativo per i successi conseguiti.

E se la cerimonia ha come tema “Per tutte le donne di domani”, saranno riconosciute per le prima volta nella storia italiana le “Alfiere della Repubblica”, ossia cinque tra bambine e ragazzine che hanno saputo emergere e distinguersi dalle loro coetanee. Parole di stima sono state sinceramente rivolte dal presidente Napolitano che ha visto nelle donne il principio cardine, il motore della vita italiana. Alle donne si deve molto, soprattutto perché sono loro lo “speciale” strumento che l’uomo può utilizzare per emergere dalla crisi anche sociale che avvolge il paese. La donna forma ed educa l’uomo e da ai giovani “l’opportunità di realizzarsi moralmente, che dipende anche dal contesto nel quale crescono, dai comportamenti, dall’esempio offerto non solo dalle famiglie ma da tutti coloro che occupano posizioni di rilievo nella società civile e nello Stato”.

Ma il presidente della Repubblica mette in guardia: “Potremo contare sulle donne di domani, solo se saremo capaci di dare loro quanto meritano”, ricordando quanto spreco di talento e risorse si sono verificati in un passato non remoto, nel momento in cui alla donna non sono stati conferiti i meriti che le spettavano. Non va dimenticato, aggiunge Napolitano, che “il carico di lavoro in casa continua a pesare soprattutto sulle donne , questo ci dice che la parità non sta evolvendo in modo equilibrato, anche per l’inadeguatezza di strutture di sostegno per la prima infanzia e per gli anziani che rende difficile alle donne conciliare famiglia e lavoro. Governo e opposizione -esorta Napolitano- continuino a riflettere sulle misure idonee per conciliare la maternità, la famiglia e il lavoro”.

Ma ad intervenire c’è anche il presidente del Senato, Renato Schifani: “Il riconoscimento e la valorizzazione dei significativi risultati raggiunti dall’impegno femminile nel mondo del lavoro, della famiglia e in tutti i campi del vivere insieme sottolineano l’importanza dell’apporto di qualità e competenza offerto dalle donne allo sviluppo e al progresso del nostro paese”, ponendo nei loro confronti un profondo ringraziamento per quanto condotto ogni giorno.

Il ministro delle Pari Opportunità richiamando alla solidarietà, ha aggiunto: “La politica e le istituzioni devono lavorare alla costruzione di una società migliore e un pò più a misura di donna. Ciò significa proporre maggiore servizi, sostenere il doppio ruolo che divide le donne tra occupazione e famiglia, garantire parità di trattamento fra i sessi nel mercato del lavoro, potenziare il part-time”.

Mettendo un po’ da parte la contestazione politica in atto in periodo di elezioni, Emma Bonino, che concorre per la regione Lazio con Renata Polverini, in un confronto di sole donne, proprio a rimarcare la rivincita nel corso degli anni la donna è riuscita a prendersi anche nel mondo politico, ha detto: “La situazione della donna è patetica, a partire dal limitato accesso al mercato del lavoro. La Regione Lazio può e deve fare delle cose, anche se non tutte perchè molte spettano al governo centrale, come fornire più servizi”.

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