Ritorna l’emergenza rifiuti, il Comune: “Faremo la nostra parte”

di Antonio Arduino

 AVERSA. Ad Aversa è di nuovo emergenza rifiuti. Se ne erano percepite le prime avvisaglie nella giornata di mercoledì 10 marzo, quando si sono visti rifiuti depositati in piccole quantità in luoghi normalmente liberi.

Da giovedì mattina non solo i rifiuti sono depositati ovunque ma, grazie al vento, che nella notte ha flagellato la città sono sparsi lungo strade e piazze. A determinare l’emergenza è stato il nuovo stop, nuovo perché era già accaduto più o meno un mese fa, attuato dai prelevatori dell’ex Geo Eco per contestare la mancata corresponsione dello stipendio del mese di febbraio. Una condizione comune a tutti i dipendenti del Consorzio Unico addetto al servizio di prelievo dei rifiuti solidi urbani nei comuni della provincia che sta rapidamente trasformando Aversa nuovamente in una grande discarica a cielo aperto, cosa che potrebbe andare avanti per un tempo indeterminato perché non si avrebbero notizie sul quando verrebbero erogati gli stipendi.

Naturalmente l’assessore all’igiene urbana Luciano Luciano è già al lavoro per risolvere il problema. “Purtroppo, però, la soluzione – spiegano dagli uffici comunali – non dipende solo da noi perché ha dimensione intercomunale”. “Certamente – continuano – come sempre faremo la nostra parte affinché la soluzione arrivi in tempi rapidissimi, magari già domani, ma vale la pena sottolineare che il comune di Aversa non ha alcuna responsabilità”. “Perché – aggiungono – lo stipendio dei prelevatori viene pagato servendosi delle somme corrisposte al Consorzio da tutti i comuni, per il servizio assicurato, e il nostro comune paga regolarmente quanto deve e non ha pendenze. Altri non lo fanno obbligando Aversa a pagare, in termini di disservizio, per le colpe altrui. malgrado per assicurare il servizio, il nostro comune garantisca anche prestazioni che non sarebbero di sua competenza, come il pagamento del carburante e la manutenzione degli automezzi”.

“Quanto alla soluzione del problema – ricordano – non spetta a noi. Certo ci stiamo facendo parte attiva, ma a decidere cosa e come fare sarà il Prefetto o la dirigenza del Consorzio Provinciale. Magari, come accaduto un mese fa, sarà possibile ottenere collaborazione dai prelevatori che potrebbero tornare al lavoro se venisse garantito il pagamento entro qualche giorno”. “La soluzione alternativa di un intervento sostitutivo del comune è da escludere. A meno che – concludono – non venga deciso in tal senso dal Prefetto o dalla società provinciale”.

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